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09.11.2021 15:07

Povertà: Rosolen, in Fvg strategia per occupazione affiancata a Rdc


Gorizia, 9 nov - "Purtroppo, nonostante alcuni avventati proclami, la povertà nel nostro Paese non è stata cancellata, perché il reddito di cittadinanza, così come è attualmente strutturato, non risponde alle esigenze dei diversi territori e non interviene su alcuni aspetti che mettono in difficoltà le famiglie. Questa misura deve quindi essere rivista e modificata risolvendo alcune gravi criticità, a partire dalla verifica dei requisiti per l'accesso, attraverso l'interazione dei sistemi informatici, e dall'introduzione di misure che favoriscano il reale reinserimento dei percettori del reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro evitando che questi ultimi ricorrano al lavoro in nero".
È questo il concetto espresso dall'assessore regionale a Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen, durante il convegno "Lotta alla povertà: costruire insieme strategie di contrasto", organizzato a Gorizia dalla Caritas in occasione della Giornata della povertà.
L'esponente della Giunta ha sottolineato che "i dati nazionali evidenziano la necessità di una maggiore attenzione alla condizionalità, ovvero alla necessità di accettazione del lavoro proposto ai percettori del reddito di cittadinanza, che spesso non risulta essere applicata. In merito alle misure di contrasto alla povertà è fondamentale distinguere tra gli interventi necessari ad accompagnare chi attraversa un momento difficoltà a causa della perdita dell'occupazione favorendo il suo reinserimento lavorativo e i percorsi assistenziali rivolti ai soggetti ormai impossibilitati a rientrare nel mondo del lavoro".
L'assessore ha evidenziato come la situazione in Friuli Venezia Giulia sia migliore rispetto a quella nazionale. "Nella nostra regione il 63 per cento dei percettori di reddito di cittadinanza ha avuto contatti diretti con i centri per l'impiego e il 66 per cento di queste persone ha sottoscritto il patto per il lavoro. Va inoltre sottolineato che la ben il 67,8 per cento delle persone che hanno avviato il percorso di ricollocazione attraverso i centri per l'impiego e Anpal ha ottenuto dei contratti di lavoro. Un dato che evidenzia la buona capacità delle strutture regionali di incrociare domanda e offerta di lavoro e l'utilità dei percorsi formativi sostenuti dall'Amministrazione".
Rosolen ha quindi ricordato l'attenzione posta dalla Regione al tema dell'occupazione e i provvedimenti attuati in tale senso. "In Friuli Venezia Giulia - ha spiegato -, oltre ai percorsi di formazione mirati in base alle esigenze delle imprese che hanno dato buoni riscontri, è stata compiuta una forte azione di sostegno del diritto allo studio, la quale si articola in una filiera di interventi dalla prima infanzia fino ai percorsi di studio universitario".
"A questa strategia - ha aggiunto - si affianca il supporto dato dalla Regione, attraverso una norma specifica e l'aumento degli stanziamenti, alla famiglia che è il nucleo fondante della società e il più forte tra gli ammortizzatori sociali esistenti.
"Infatti, supportare la famiglia - ha concluso Rosolen - significa anche investire sull'occupazione femminile e garantire ai nuclei del Friuli Venezia Giulia gli strumenti, attraverso provvedimenti regionali che si affiancano e migliorano quelli nazionali (come la dote scuola), necessari a investire sul proprio futuro". ARC/MA/gg