Udine, 18 set - Il protocollo per l'utilizzo promiscuo delle
palestre appartenenti all'Ente di decentramento regionale (Edr)
in orario extrascolastico è stato approvato oggi dalla Giunta
regionale su proposta dell'assessore alle Autonomie locali.
Il documento disciplina le misure organizzative generali per
prevenire la diffusione del virus Sars CoV-2 tra i praticanti
degli sport di squadra che usufruiscono delle palestre
scolastiche gestite dalla Regione, anche attraverso gli Enti di
decentramento regionale, in orario extra-scolastico. Il
protocollo è conforme alle Linee guida sulle modalità di
svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra approvato
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 18 maggio
2020.
Per quanto riguarda l'entrata, uscita e permanenza degli atleti,
tecnici e dirigenti nelle palestre, si prescrive innanzitutto la
tenuta di un elenco delle loro presenze per un periodo di almeno
14 giorni. Inoltre viene richiesto di favorire orari di ingresso
e uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti
nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, servizi igienici, locali
di attesa, locali dedicati alle attività sportive, locali di
ristoro, ecc.) nonché di differenziare, ove possibile, i punti di
ingresso alla struttura da quelli di uscita per evitare
assembramenti. La società poi deve informare preventivamente
atleti, famiglie e accompagnatori che chiunque abbia una
temperatura superiore a 37.5 gradi o sintomi da infezione delle
vie aeree superiori non può fare ingresso in palestra. Nel caso
in cui un atleta o componente dello staff manifestasse durante
l'attività sportiva sintomi riconducibili a al Covid-19, la
persona sintomatica deve indossare la mascherina chirurgica e
deve essere accompagnata nel luogo dedicato all'isolamento in
attesa dell'arrivo di un familiare. Infine, ogni società deve
predisporre un kit e istruzioni per l'eventuale "soccorritore".
Il protocollo prevede poi le misure e le pratiche di igiene
individuali che devono essere seguite da atleti, dirigenti e
staff, quali lavaggio frequente delle mani, indossare sempre i
dispositivi di protezione quando non impegnati in allenamento,
mantenimento della distanza interpersonale minima di 1 metro,
preferibilmente 2, quando non impegnati in allenamento,
starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle
mani con le secrezioni respiratorie e igienizzazione delle mani
dopo aver usato il fazzoletto. Infine gli indumenti vanno riposti
in zaini o borse personali mentre in palestra vanno calzate
scarpe che devono essere utilizzate solo per svolgere l'attività
sportiva.
Le linee guida definiscono anche le prescrizioni per la pulizia e
sanificazione di luoghi e attrezzature sportive. A tal proposito
è necessario che ogni società responsabilizzi l'allenatore e il
dirigente alla vigilanza sull'applicazione delle procedure di
pulizia. Queste dovranno essere attuate ad ogni cambio di società
sportiva (o di squadra della stessa società) e alla fine
dell'utilizzo giornaliero della palestra. L'accesso agli
spogliatoi andrà organizzato per consentire il distanziamento
interpersonale, scaglionando arrivi e ingressi.
Infine, il protocollo stabilisce ciò che va inteso con pulizia e
disinfezione. Nel primo caso si fa riferimento alla detersione
con appositi detergenti, mentre la disinfezione è effettuata con
i disinfettanti. Le due procedure insieme costituiscono la
sanificazione. Nel piano di pulizia occorre includere almeno gli
ambienti dedicati alla pratica sportiva, i servizi igienici,
docce e spogliatoi, attrezzi e macchinari sportivi. Inoltre sia i
locali per la pratica sportiva che quelli di servizio dovranno
essere aerati prima e dopo l'attività.
ARC/AL/pph