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03.11.2021 14:32

Milite Ignoto: Fedriga, presenza Mattarella è segnale unità per Paese

Il governatore ha incontrato il Capo dello Stato ad Aquileia e Redipuglia Redipuglia, 3 nov - "La presenza oggi ad Aquileia e Redipuglia del Presidente della Repubblica è un omaggio non soltanto alle persone che hanno combattuto per l'Italia, ma anche un messaggio per ritrovare un'unità, oltre che nazionale, anche tra le persone e le comunità. Un segnale di grande importanza in un momento complesso come quello attuale". Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine delle cerimonie commemorative per il centenario del Milite Ignoto svoltesi al Cimitero degli Eroi di Aquileia e al Sacrario militare di Redipuglia, che hanno visto la partecipazione del Capo dello Stato Sergio Mattarella, dei ministri della Difesa Lorenzo Guerini e delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e, tra gli altri, delle più alte cariche civile e militari regionali. Ringraziando il Presidente per le ripetute visite in Friuli Venezia Giulia Fedriga ha evidenziato come "in questi anni siano stati fatti passi avanti importantissimi per superare le divisioni che hanno caratterizzato il Novecento e che hanno insanguinato le nostre terre. La presenza dei Presidenti Mattarella e Pahor a Trieste e Gorizia è un segnale di unità confermato dalla nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale della Cultura 2025: avere una capitale in due città appartenenti ad altrettanti Stati è un fatto straordinario che rappresenta un evento storico per l'Europe e i nostri popoli". Fedriga ha quindi spiegato che "il Milite Ignoto, con la forza dell'esempio e la potenza del suo silenzio, ci ricorda che nei momenti più difficili la nostra comunità è capace di riannodare il filo della concordia e di superare le divisioni e le difficoltà. I valori rappresentati dal Milite Ignoto, oggi celebrati ad Aquileia e Redipuglia, sono quindi un esempio a livello nazionale e meritano di essere recuperati perché ci ricordano come rimanendo unito il popolo italiano abbia saputo superare i drammi derivanti dalle due guerre mondiali". ARC/MA/ep