Trieste, 23 set - La formazione manageriale è uno degli asset
sui quali si basa la strategia formativa della Regione. La
dimensione internazionale del Friuli Venezia Giulia, la sua
posizione strategica e la presenza di enti e realtà di ricerca di
alto profilo sono punti di partenza per sviluppare due concetti
fondamentali: il rapporto imprescindibile tra qualsiasi percorso
formativo e le imprese del territorio e l'applicazione di ciò che
viene studiato e prodotto in regione. Principi che si applicano
al mondo della ricerca ma anche, in un momento di forte calo
demografico, al sistema della formazione.
È questo, in sintesi, il concetto espresso dall'assessore
regionale a Lavoro e Formazione durante la conferenza annuale del
Ceeman - International Association for management development in
dynamic societies svoltasi al Mib Trieste School of Management.
L'iniziativa è uno dei primi grandi eventi organizzati in
presenza dall'inizio della pandemia con la partecipazione, anche
online, di 130 ospiti provenienti da 32 Paesi ed è realizzato con
il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia.
Ringraziando gli organizzatori dell'evento e i vertici del Mib,
l'assessore ha espresso l'auspicio che gli strumenti che il
Governo e l'Unione europea stanno mettendo a punto per il
rilancio dei nostri Paesi permettano la concretizzazione di una
visione più ampia che riesca a concentrare, come sta avvenendo in
Friuli Venezia Giulia, tutti i fondi strutturali europei sul
rapporto tra formazione e imprese per fondare sul Recovery Plan e
il React Eu e i pilastri della strategie di sviluppo intelligente
di cui il nostro Paese e l'Europa hanno bisogno per effettuare un
vero salto nella storia e non vivere solo una semplice
accelerazione dovuta alla necessità di ripresa dopo il periodo
pandemico.
La Ceeman, della quale il Mib è socio fondatore, è una realtà
nata nel 1992 per aggregare i centri di alta formazione del
Centro Est Europa a supporto della transizione verso l'economia
di mercato e nell'ultimo decennio ha accolto anche scuole,
istituzioni, università e aziende di altre aree geografiche,
diventando un network globale con oltre 200 istituti associati in
50 paesi. La conferenza annuale, che si svolgerà oggi e domani, è
l'evento internazionale più importante a cui partecipano i
vertici delle realtà associate: presidenti, rettori, direttori,
ricercatori, manager, direttori delle risorse umane e
imprenditori da tutto il mondo.
Il tema della Conference 2021, "Management Education at the
Crossroads", intende creare un momento di confronto tra mondo
accademico, aziende e istituzioni pubbliche a livello
internazionale, sui temi della formazione manageriale e dello
sviluppo delle risorse umane in questa complessa fase di ripresa
post-pandemica. I lavori si articoleranno in sessioni plenarie,
sessioni parallele e lavori di gruppo, e verranno gestiti in
modalità ibrida (online e in presenza), grazie alle
infrastrutture tecnologiche che la Scuola può mettere a
disposizione.
Nel corso dell'evento, con il contributo di qualificati relatori,
verranno approfondite le principali sfide che la formazione
manageriale sta affrontando in scenari competitivi in rapidissima
evoluzione. Una specifica sessione sarà dedicata alla
presentazione delle più significative esperienze innovative
realizzate da alcune delle più importanti business school
italiane associate ad Asfor (Bologna Business School, LUISS, MIP
Politecnico Milano e MIB Trieste).
L'iniziativa riunirà, tra iscritti in presenza e online, oltre
130 partecipanti da 32 paesi diversi, molti dei quali (un
centinaio) hanno scelto di essere presenti a Trieste, nonostante
le difficoltà negli spostamenti legate alle normative Covid-19.
Tutti i presenti dovranno naturalmente essere in possesso del
Green Pass. Si tratta di uno dei primi grandi eventi organizzati
a Trieste dopo la pandemia e rappresenta anche per questo motivo
una grande sfida e una grande opportunità per un ritorno graduale
alla normalità.
ARC/MA/gg