Formazione: Regione ha lavorato per non lasciare indietro nessuno
Gorizia, 15 set - La Regione ha lavorato per non perdere nessuno,
per investire sulla formazione anticipando i contenuti del Piano
nazionale di ripresa e resilienza. Questo il concetto espresso oggi dall'assessore regionale
all'Istruzione e formazione intervenuta all'inaugurazione della
nuova sede dello Ial Fvg a Gorizia. Al taglio del nastro era presente anche il segretario nazionale
della Cisl, Luigi Sbarra che poi si è confrontato in una tavola
rotonda su lavoro e formazione con lo stesso assessore, il
direttore generale di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano
Cerrocchi, e l'amministratore unico dello Ial nazionale, Stefano
Mastrovincenzo, coordinati dal segretario regionale Cisl Alberto
Monticco. Al centro della riflessione le prospettive del mercato
del lavoro e i nuovi scenari ipotizzabili da qui ai prossimi anni
per il Friuli Venezia Giulia e l'Italia. Per l'assessore nessun uomo e nessuna istituzione è un'isola: il
Friuli Venezia Giulia ha superato l'attuale crisi con più
efficacia rispetto ad altre regioni perché è stata creata una
rete tra organizzazioni sindacali e imprenditoriali, istituzioni
scolastiche, Università, Istituti tecnici superiori e enti di
formazione. In Friuli Venezia Giulia le politiche attive del lavoro sono
legate in maniera indissolubile ai percorsi formativi e dal 2019
al 2021 il rapporto con le imprese non si è mai interrotto. L'esponente della Giunta ha sottolineato come le filiere
formative non siano legate solo a percorsi di digitalizzazione,
ma l'innovazione sia fatta di tante filiere di specializzazioni
tanto che sarebbe un errore investire risorse solo in una
direzione. Di formazione continua ha parlato anche il segretario nazionale
della Cisl che ha posto l'accento sulla necessità che questa
intercetti la fascia dei giovani tra 18 e 29 anni che non hanno
intrapreso alcun percorso di studio, né professionale, né sono
impegnati nella ricerca di lavoro. Quanto alla rinnovata sede isontina dello Ial, il palazzo storico
della Stella Matutina di Gorizia, completamente ristrutturato, è
destinata ad ospitare fino a 280 allievi. Sviluppato su quattro
piani, si compone di sette aule didattiche anche per lezioni
multimediali, due laboratori informatici, oltre a diversi
ambienti dedicati alle attività della prima formazione. Il taglio del nastro e la benedizione della struttura è stato
anticipato dalla presentazione del libro 65 anni tra sfide e
innovazioni e del docufilm 'Era il mio sogno' a cura
rispettivamente, di Mariateresa Bazzaro e Giovanni Panozzo. I due
lavori raccontano la decennale storia dell'ente di formazione,
nato negli anni Cinquanta e diventato punto di riferimento
nazionale.
ARC/SSA/gg
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