Costruzioni: unire le competenze per una sostenibilità ad ampio raggio
In Porto Vecchio la Regione osa e fa da traino
Trieste, 10 set - È questa una fase storica in cui il pubblico
deve investire, come la Regione sta facendo nei settori chiave
dell'economia ed emblematicamente anche nel Porto Vecchio di
Trieste, dove occorre osare dal punto di vista degli investimenti
e dal punto di vista della qualità architettonica per creare
qualcosa di bello e di importante.
Così si è espresso il governatore del Friuli Venezia Giulia
portando il suo saluto alla riunione del gruppo di lavoro di
Licof, il Laboratorio dell'Immaginazione delle costruzioni
future, promosso da Ance Fvg e da Area Science Park nell'ambito
del Digital Innovation Hub IP4FVG e riunitosi oggi per la seconda
sessione nella sede dell'Immaginario scientifico al Magazzino 26
dello scalo antico di Trieste.
Nel Porto Vecchio, come ha spiegato il governatore, la Regione
vuole fare da apripista e da traino ai privati trasferendovi
tutte le sue sedi triestine, tranne la presidenza, in un processo
che supera le esitazioni e la tentazione di rimanere fermi.
Il governatore ha apprezzato le modalità operative del progetto
Licof, che coniuga nel settore delle costruzioni le competenze di
ricerca, innovazione e mondo produttivo: sono fattori che vanno
uniti perché la sostenibilità diventi business e fattore di
crescita sociale. Senza questa spinta comune - ha assicurato il
governatore e presidente della Conferenza delle Regioni - il Pnrr
da solo non sarebbe sufficiente in quanto il Piano nazionale va
interpretato come acceleratore dei processi e non come panacea.
La sostenibilità, ha concluso il governatore, per avere buon
esito non può limitarsi all'ambiente ma deve essere declinata ad
ampio raggio, includendo le dimensioni delle infrastrutture,
della produzione e dello sviluppo sociale.
ARC/PPH/ma
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