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13.03.2021 11:27

Risorse ittiche: Zannier, ristori per imprese pesca in acque interne

Udine, 13 mar - La Giunta regionale ha modificato il bando con il quale individua i criteri e le modalità di erogazione dei contributi a favore delle imprese del settore della pesca in acque interne, destinati al ristoro dei danni diretti e indiretti derivanti dall'emergenza determinata dalla pandemia.

Il provvedimento, proposto dall'assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, si basa sul fatto che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha ripartito tra le Regioni e Provincie autonome la quota di risorse del Fondo nazionale istituito per il ristoro dei danni causati dal COVID-19, assegnando al Friuli Venezia Giulia la somma di oltre 21 mila euro.

Il bando prevede i requisiti di ammissibilità, le modalità di calcolo e di pagamento dei contributi e i termini di presentazione delle domande, nonché gli obblighi a carico dei beneficiari.

L'assessore Zannier evidenzia che - "le imprese operanti nell'ambito delle acque interne regionali (codice ATECO 03.12), attive secondo l'elenco elaborato dall'ETPI, l'Ente regionale competente al rilascio delle licenze e al rilevamento del pescato annuale in tale settore, sono diciassette.

Sono escluse da questo bando le imprese che esercitano la pesca marittima, alle quali vanno i ristori erogati direttamente dal Ministero.

I criteri del nuovo bando, per accedere al quale occorre presentare la domanda tramite PEC entro 30 giorni dalla pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur FVG), tengono conto del fatto che: tutti gli imprenditori potenziali beneficiari sono titolari di impresa a carattere individuale, senza dipendenti, e non sono iscritti al Registro imprese pesca (Rip), salvo qualche rara eccezione, e non hanno barche da pesca registrate al Rina (Registro italiano navale) in quanto esercitano la loro attività con piccolissime imbarcazioni, e/o con bilance fisse.

Per accedere ai ristori, i beneficiari dovranno dimostrare tra l'altro: di avere sede legale nel Friuli Venezia Giulia alla data del 3 giugno 2020 e alla data di presentazione della domanda; di esercitare l'attività in via prevalente, sia in forma autonoma che associata; l'iscrizione alla Camera di commercio; che il titolare o uno dei soci è titolare di licenza di pesca professionale nelle acque interne; di non essere un'impresa che esercita la pesca marittima; nonché di non essere un'impresa già in difficoltà. ARC/CM/gg