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06.05.2021 15:46

Ripartenza: Bini-Rosolen, digitalizzazione è paradigma di sviluppo



Udine, 6 mag - L'innovazione paradigma della crescita e dello sviluppo, con lo sguardo proiettato a un futuro che la società digitale rende subito presente e che la Regione sostiene, assieme allo Stato, per valorizzare le potenzialità di un sistema manifatturiero essenziale per l'economia e il lavoro del Friuli Venezia Giulia.

È il concetto attorno al quale si sono sviluppate le riflessioni degli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e al Lavoro, università e ricerca, Alessia Rosolen, intervenuti alla presentazione del progetto 'Opificio digitale, la fabbrica diffusa per l'impresa manifatturiera metalmeccanica', un modello di innovazione e crescita esportabile anche in altre filiere e che ha come capofila Wartsila Italia.

Il progetto - il cui valore ammonta a 13 milioni di euro cofinanziati dalla Regione e dal Ministero dello sviluppo economico - punta a sviluppare nuove soluzioni basate sulle tecnologie digitali, al fine di innovare i processi ed offrire prodotti e servizi innovativi nell'ambito della Industria 4.0, creando così un modello che renderà più semplice la digitalizzazione dell'impresa.

"Quella messa in campo - ha commentato Bini - è un'attività innovativa e ambiziosa che stimola un percorso di crescita del nostro tessuto manifatturiero verso l'obiettivo Industria 4.0, in particolare nella digitalizzazione dei processi produttivi e dell'intero sistema aziendale. Il progetto - ha proseguito l'assessore regionale - prende forma in un momento particolarmente significativo: quello della ripresa dalla crisi generata dalla pandemia, che sarà sostenuta dal 'Recovery plan' e dalla programmazione comunitaria 2021 - 2027 in fase di definizione".

"'Opificio digitale' - ha specificato Bini - si propone quale capofila nei confronti dell'intero sistema manifatturiero regionale e non solo, diventando anche strumento per una ripartenza strutturata. La sua presentazione avviene proprio nel giorno in cui ricorre l'anniversario del terremoto in Friuli del 1976, simbolo della capacità di risollevarsi dalle macerie della nostra gente e della nostra economia".

Come ha evidenziato l'assessore alle Attività produttive, i provvedimenti nazionali, così come quelli regionali, consentiranno di investire risorse importanti sull'innovazione, sulla fabbrica intelligente, sulla infrastrutturazione ma anche sulla sostenibilità delle imprese.

"Il Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Bini - possiede tutte le caratteristiche per la riuscita di questo progetto di rilancio; è infatti inserito in un ecosistema ricco e stimolante, caratterizzato da una importante apertura internazionale, con aree industriali attrezzate e concentrazioni industriali importanti, dal metallo, alla cantieristica, all'automotive, al legno arredo. A ciò si aggiunge un bacino di reclutamento importante di risorse tecnologiche e scientifiche da valorizzare ulteriormente, nonché una collocazione geografica favorevole rispetto alla logistica ed alla commercializzazione". "Si tratta di un'operazione importante - ha detto a sua volta l'assessore Rosolen riferendosi sempre al progetto 'Fabbrica diffusa' - perché fa leva sulla competitività del Friuli Venezia Giulia, elemento intorno al quale si sta costruendo la nuova programmazione europea e che accompagnerà la regione verso l'uscita dalla crisi causata dalla pandemia".

"Seppur ci troviamo in un momento non facile - ha aggiunto l'assessore - la Regione è comunque arrivata preparata anche grazie al lavoro di rafforzamento del territorio sviluppato negli anni dal mondo della ricerca, superando campanilismi in favore di un territorio produttivo unico e competitivo sul quale l'Amministrazione potrà giocare le sue carte per sostenere la ripartenza".

Rosolen ha quindi ringraziato sia Wartsila e gli altri partner dell'iniziativa per aver saputo anticipare questo percorso, sia Area Science Park per essere stata parte attiva in altri progetti europei a elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. L'assessore ha inoltre evidenziato che la Regione supporta oggi progetti condivisi, non più rispondenti a logiche di campanile come spesso è accaduto nel passato e sta investendo per l'intero territorio su saperi e competenze al fine di attrarre nuovi investimenti per la creazione di posti di lavoro qualificati. "La Regione Fvg - ha specificato nel concludere l'assessore - ha deciso di sostenere uno dei presìdi manifatturieri più importanti in considerazione della qualità, della competenza, della storia che le maestranze di questo stabilimento rappresentano. L'amministrazione è inoltre a disposizione per costruire ulteriori collaborazioni in progetti di innovazione e rilancio del settore industriale e dell'indotto, garantendo così una rinnovata competitività da perseguire anche attraverso il rafforzamento e lo sviluppo delle competenze del capitale umano". ARC/CM/al