Coronavirus: Regione, chieste misure straordinarie a Ministero Lavoro
Trieste, 27 feb - L'estensione degli ammortizzatori sociali e,
più in generale, misure straordinarie di sostegno per le imprese
e i lavoratori del Friuli Venezia Giulia per contenere e arginare
le ricadute del coronavirus.
È questo, in estrema sintesi, quanto la Regione ha chiesto al
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con una nota
ufficiale firmata dall'assessore al Lavoro, illustrata questa
mattina in sede di Tavolo regionale di Concertazione.
L'Amministrazione ha rivolto al Governo centrale anche
un'ulteriore richiesta: allargare alle Regioni che applicano
l'ordinanza sul coronavirus i tavoli convocati alla presenza di
organizzazioni sindacali e parti sociali.
La Regione ha voluto anche sottolineare le motivazioni di questa
comunicazione: tenuto conto delle competenze normative e
amministrative delle materie prese in esame, ogni singola norma
può essere emanata solo dal governo centrale e tutte le azioni
possono partire da Roma e dalle istituzioni nazionali. Non è
possibile, infatti, prescindere dalla consapevolezza degli
effettivi margini di intervento di ogni singolo soggetto
istituzionale. Pertanto non si tratta solo di un problema di
risorse che - ovviamente - deve essere posto, ma anche di
strumenti concreti.
Alla luce dell'eccezionalità della situazione che viene
monitorata in tempo reale, la Regione ha inoltre evidenziato la
necessità che ogni misura di sostegno alle imprese e ai
lavoratori, anche tramite l'estensione dei vigenti ammortizzatori
sociali in costanza di rapporto di lavoro - in corso di
definizione da parte del Governo -, trovi immediata applicazione
anche nel Friuli Venezia Giulia.
Attraverso un costante raccordo con le parti sociali,
l'Amministrazione regionale ha già avuto modo di verificare,
inoltre, le pesanti ricadute che l'emergenza in oggetto sta
determinando sull'intero tessuto economico del Friuli Venezia
Giulia, tali da richiedere interventi immediatamente attuativi di
sostegno straordinario.
La Regione rimane quindi a disposizione, in ossequio al principio
di leale collaborazione fra le istituzioni della Repubblica, per
ogni consultazione ritenuta utile al fine della pronta attuazione
sul territorio regionale delle misure richieste per affrontare
l'emergenza coronavirus.
ARC/COM/RT/gg
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