Ambiente: Tagliamento, risposte rapide per mitigare rischi esondazione
Trieste, 19 feb - La Giunta regionale sta operando attivamente
per dare risposte in tempi rapidi ai possibili fenomeni di
esondazione del Tagliamento. Un problema dibattuto da più di 50
anni che l'attuale amministrazione vuole risolvere.
A confermarlo è stato oggi a Trieste, nel corso della seduta del
Consiglio regionale, l'assessore alla difesa dell'ambiente, il
quale, rispondendo a una interrogazione sulla messa in sicurezza
del corso d'acqua, ha ricordato che i fenomeni di maltempo
dell'ottobre 2018 e del novembre 2019 hanno evidenziato ancora
una volta la pericolosità del fiume.
Per la sua natura fluvio-torrentizia, il Tagliamento può
diventare, infatti, in poche ore particolarmente pericoloso in
caso di piena, come avvenuto soprattutto in occasione delle gravi
alluvioni del 1965 e 1966.
L'Amministrazione regionale ritiene quindi necessario monitorare
attentamente la situazione per garantire la sicurezza dei
cittadini e assicurare lo sviluppo sostenibile delle aree a monte
e a valle del fiume.
Per queste motivazioni le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto,
in accordo con il Dipartimento della Protezione civile nazionale
e l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, hanno
stabilito un cronoprogramma per individuare soluzioni condivise,
finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico nel basso
corso del Tagliamento.
Lo scorso 16 dicembre è stato redatto, infatti, un documento di
intenti denominato "Verso il contratto di fiume del Tagliamento".
Una bozza di lavoro che punta a coinvolgere tutti i comuni in un
percorso in grado non solo di individuare le opere di laminazione
delle piene necessarie per la messa in sicurezza del territorio,
ma anche di definire in modo chiaro i riflessi ambientali e socio
economici che queste infrastrutture possono generare.
In Consiglio regionale, inoltre, sono state ripercorse
puntualmente le difficoltà incontrate nella realizzazione delle
opere di laminazione previste dal 'Piano stralcio per la
sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume
Tagliamento' e le motivazioni che nel 2010 hanno spinto la
Regione a intraprendere il percorso di partecipazione denominato
'Laboratorio Tagliamento'.
È stato ricordato anche il complesso iter amministrativo fin qui
seguito dai vari enti e autorità competenti coinvolte,
finalizzato alla mitigazione delle emergenze idrogeologiche, come
il Piano di gestione di rischio alluvione del 2016 con la
diaframmatura degli argini e il rifacimento del ponte stradale
tra Latisana e San Michele al Tagliamento e la definizione delle
opere di laminazione, già oggetto del lavoro preparatorio del
succitato 'Laboratorio Tagliamento'.
Infine, entro un mese è in calendario un nuovo appuntamento di
verifica dei progetti già avviati e delle proposte condivise per
trovare soluzioni riguardanti il medio corso del fiume.
ARC/RT/gg
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