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08.10.2021 15:01

Cultura: Gibelli, mostra su Napoleone restituisce ossimori sua vita


Villa Manin di Passariano, 8 ott - "Con questa esposizione l'Erpac è riuscito nell'intento di fare una sintesi della vita di Napoleone, restituendone l'intera parabola con l'evidenza degli ossimori che caratterizzarono la sua storia e in particolare le diverse rappresentazioni che si fecero della sua personalità".
Questo il commento dell'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presentazione della mostra "Napoleone. Un omaggio" che si apre domani nella barchessa di Levante di Villa Manin di Passariano a Codroipo dove resterà aperta fino al 9 gennaio, organizzata e promossa dall'Ente regionale per il patrimonio culturale (Erpac).
Non solo un omaggio a colui che soggiornò a Villa Manin per due mesi per condurre le relazioni con gli Asburgo che portarono al Trattato di Campoformio, ma anche un "oltraggio", seppure lieve, come suggerisce il sottotitolo del catalogo, quasi un'ombra volta a proiettare anche i lati meno lucidi del conquistatore francese.
"Nessun personaggio storico che lo ha preceduto ha subito così tanti oltraggi, che in fondo altro non sono che il contrappasso nella vita di un uomo di conquista che in quanto tale fece del cinismo una delle sue leve" ha commentato Gibelli rivolgendo un plauso ai curatori, Guido Comis e Dino Barattin, per aver "messo in evidenza il trionfo e la satira, anche cattiva, che in ogni caso non scalfisce ciò che Napoleone è stato per la storia; di ciò resta evidenza proprio a Villa Manin, il luogo che ancora oggi a distanza di 200 anni, mantiene più viva che mai la traccia della sua presenza in Friuli".
Villa Manin, fu sede della firma del Trattato, come ha spiegato lo storico Paolo Foramitti che ha curato il capitolo del catalogo in cui si dà conto in dettaglio di quanto accadde nella notte del 17 ottobre 1797. Quel giorno anziché giungere alla stazione di posta di Campoformido, il documento che segnò la fine del dominio veneziano restò a Passariano dove venne ufficialmente siglato, pur mantenendo nel nome quello del sito prescelto inizialmente, a metà strada tra il quartier generale austriaco di Palazzo Florio a Udine e la dimora napoleonica.
La mostra propone sculture, busti, stampe, incisioni di come Napoleone veniva rappresentato e percepito dai suoi contemporanei e si chiude con tre maschere mortuarie ottenute dal calco del suo volto nei giorni successivi alla morte avvenuta a Sant'Elena il 5 maggio 1821.
La presentazione è stata l'occasione per l'assessore di rinnovare l'appello alla vaccinazione e all'utilizzo del green pass "unico strumento che ci consente di restituirci la libertà di godere della cultura, un settore di cui abbiamo sentito tutti la mancanza, sia gli operatori che i fruitori". ARC/SSA/ma