Siccità: Regione, oltre 31 milioni per emergenza ai Consorzi bonifica
Pordenone, 24 feb - Affrontare l'emergenza idrica che i
Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia hanno di fronte
con le conseguenti problematiche legate al forte incremento dei
costi energetici, all'impennata delle bollette, al drastico
abbassamento delle falde e alla necessità di opere per preservare
l'acqua a scopi irrigui in futuro.
Queste le questioni trattate in un incontro tra l'Associazione
dei Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia (che raggruppa
i tre enti territoriali della Pianura friulana, del
Cellina-Meduna e della Venezia Giulia) e l'assessore regionale
alle Risorse agroalimentari e alla montagna nel corso del quale
si è fatto il punto sull'emergenza attuale e sugli interventi
anti-siccità rispetto al futuro.
Nel 2022 i canoni consortili non sono stati sufficienti nemmeno a
fare fronte alle spese per l'energia necessarie al funzionamento
degli impianti: una situazione che ha portato tutti i Consorzi di
bonifica a trovare ulteriori risorse economiche per sostenere il
fabbisogno energetico e assicurare l'equilibrio di bilancio. Su
questo fronte - è emerso nel vertice - è stato decisivo
l'intervento della Regione che con 7 milioni di euro ha
contribuito ad abbattere i costi energetici e ha consentito di
assicurare il pareggio di bilancio del 2022 agli stessi Consorzi.
Una situazione di straordinaria emergenza, come ha ricordato
l'assessore alle Risorse agroalimentari e come ha riconosciuto
l'Associazione dei tre Consorzi, che andava affrontata solo con
un rilevante impegno economico della Regione in quanto gli enti
consortili non avrebbero potuto reggere con le sole forze dei
propri bilanci.
Inevitabilmente, come evidenziato dal componente della Giunta
regionale al tavolo di confronto, vi sarebbe stata un'elevata
richiesta economica ai consorziati, cioè alle aziende agricole,
che avrebbero dovuto farsi totale carico del problema. Con il
grave rischio, dovuto ai costi insostenibili, di mettere in
estrema difficoltà l'intero comparto agricolo regionale.
La grave emergenza idrica dell'ultimo anno - come emerso dal
tavolo - necessita anche di un piano per la realizzazione di
mini-invasi (da ricavare utilizzando cave dismesse, senza
stravolgimenti del territorio) che consentiranno di accumulare
l'acqua per l'irrigazione agricola e utilizzarla nei momenti di
maggiore necessità. Attraverso il trasferimento di 24,2 milioni
di euro ai Consorzi, come è stato rimarcato dall'assessore
regionale, si potranno realizzare dodici interventi (almeno tre
per ogni consorzio) che contribuiranno ad affrontare situazioni
di siccità che potrebbero essere sempre più frequenti e intense.
Gli interventi messi in campo dall'Amministrazione regionale - è
inoltre emerso nel confronto - consentono di guardare con
maggiore fiducia ai problemi del mondo agricolo e gli sforzi
messi in campo consentono di creare gli strumenti per superarli.
Il rapporto di reciproca collaborazione con i Consorzi di
bonifica - è stata la conclusione dell'assessore - ha consentito
di affrontare sfide epocali con la necessaria serenità e
condivisione delle scelte al fine di consentire, in via
strutturale e pianificata, la realizzazione degli investimenti
che potranno garantire la piena operatività del comparto agricolo
del Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni.
ARC/LIS/pph
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