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03.05.2021 18:30

Enti locali: Roberti, bene avvio Comunità del triangolo della sedia

Pavia di Udine, 3 mag - Muove i primi passi il percorso per la costituzione della Comunità del distretto della sedia, a partire da un nucleo di tre Comuni (Pavia di Udine, Corno di Rosazzo e Manzano) che oggi hanno incontrato l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
"Reputo positivo un avvio del confronto tra i Comuni proponenti e la Regione che oltre a fornire una consulenza tecnica alla formazione di questo nuovo ente, può supportare gli amministratori locali nell'individuazione di un preciso indirizzo su cui fondare l'operatività della Comunità, che in questo caso condivide il progetto di uno sviluppo economico attorno al rilancio del distretto della sedia", è stato il commento di Roberti a margine dell'incontro a cui hanno preso parte per Pavia di Udine il sindaco Beppino Govetto e la vice sindaco Elena Fabbro, per Corno di Rosazzo il sindaco Daniele Moschioni, per Manzano il sindaco Piero Furlani e l'assessore Daniele Macorig, oltre al consigliere regionale Mauro Di Bert.
Il primo passo verso la costituzione della nuova Comunità, ente sovracomunale su base volontaria che sulla scorta della legge regionale 2/2019 sostituisce le Unioni territoriali intercomunali (Uti) introdotte dalla legge 26/2014, è la stesura dello Statuto che lascia all'assemblea della Comunità la definizione dei contenuti giuridici e degli aspetti gestionali del nuovo ente dotato di personalità giuridica.
"La Regione può aiutare a costruire il percorso fin dallo Statuto, individuando gli strumenti necessari alla funzionalità dell'ente con l'aiuto di ComPa (organismo tecnico di Anci, ndr). Un ulteriore aiuto da parte dell'Amministrazione regionale si concretizza nella valutazione della sostenibilità economica. Su questo fronte - ha precisato Roberti -, la Regione ha messo a disposizione un Fondo Comunità che per il 2021 ammonta a 500mila euro, a copertura di alcune voci di spese gestionali e indipendentemente da meccanismi incentivanti". In particolare, il Fondo regionale sostiene le Comunità nella copertura dei costi fissi di gestione, ad esempio per l'assunzione di personale dirigenziale, per l'attribuzione di incarichi di Posizione organizzativa o per il personale di staff necessario al funzionamento dell'organismo.
"Con le prime due leggi di Stabilità successive alla legge 26, sono state sottratte risorse preziose ai Comuni per darle alle Uti. Ora è stato fatto il percorso contrario: abbiamo tolto risorse alle Uti per restituirle ai Comuni" ha ribadito Roberti, aggiungendo che "questo beneficio si affianca alla volontarietà del sistema. L'eterogeneità delle Comunità che stanno via via nascendo rispecchia le diversità del territorio e in ciò si differenziano dalle Uti che imponevano aggregazioni tra Comuni molto diversi tra loro. Le peculiarità diversificate dei territori sono ora rispettate attraverso le maglie flessibili della normativa. Alcune Comunità nascono per condividere esclusivamente funzioni comunali, altre invece si pongono obiettivi più ampi, ad esempio finalità promozionali e turistiche o di creazione di valore aggiunto rispetto ai progetti comunitari".
Proprio ai progetti comunitari per fondare un nuovo sviluppo economico del triangolo della sedia, attraverso la rigenerazione urbana e la riconversione dei siti industriali, puntano i tre Comuni che andranno a costituire il primo nucleo operativo, aperto poi - come è stato sottolineato da tutti i partecipanti - ad abbracciare altre realtà comunali dell'area che ne condividano i presupposti.
Ad oggi si sono costituite la Comunità del Cividalese, quella della Riviera bassa friulana, quella pordenonese del Sile tra i Comuni di Azzano Decimo, Chions e Pravisdomini, e, in via di costituzione, quella del Collio, che riunirà una decina di Comuni con capofila Cormons. ARC/SSA/ep