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11.10.2021 16:31

Parchi: Zannier, ddl 144 adegua norme e valorizza vocazioni turistiche

Trieste, 11 ott - "Il disegno di legge 144 in materia di parchi e riserve naturali regionali risponde a due esigenze di fondo: aggiornare uno strumento normativo vecchio di 25 anni e abbinare alla conservazione delle aree, che rimane inalterata, opportunità di sviluppo del territorio in chiave di turismo sostenibile e di produzioni compatibili".

Con queste parole l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, ittiche e forestali e alla Montagna Stefano Zannier ha sintetizzato l'esposizione odierna del ddl in sede di IV Commissione consiliare.

In particolare Zannier ha evidenziato la "necessità di dare risposta all'esigenza ormai indilazionabile di adeguare e collegare le norme regionali di tutela su parchi e aree protette dettate dalla legge regionale 42 del '96 alla disciplina europea e nazionale di Natura 2000, successiva alla legge regionale.

Come ha spiegato l'assessore, "il ddl interviene sotto il profilo della semplificazione e del chiarimento normativo sia per quanto riguarda le governance sia per quanto riguarda l'iter di individuazione dei parchi comunali e intercomunali. I contributi ai parchi su base annuale vengono precisati come finanziamenti e vengono arricchiti di nuovi capitoli, tra cui si segnalano quello destinato a sostenere gli interventi strutturali nelle aree protette e quello volto a garantire ristori per le limitazioni ambientali imposte dagli enti parco. La riforma - ha aggiunto Zannier - prevede anche una delega che consente agli enti parco di gestire aree Natura 2000, esterne quindi al loro perimetro, mediante la stipula di convezioni con gli enti locali della zona interessata".

Per quanto riguarda le opportunità turistiche offerte dai parchi, punto saliente della riforma, "si esplicita in maniera più netta ciò che già oggi sarebbe possibile, ovvero la possibilità per i gestori degli enti parco di assumere una funzione attiva e un ruolo di protagonista in collaborazione con gli enti locali e con gli strumenti dell'Amministrazione regionale, sfruttando per esempio i marchi delle aree protette come motore di sviluppo sostenibile".

"Il delicato equilibrio normativo da rispettare - ha osservato in conclusione l'assessore - ci ha richiesto in fase di stesura, e lo richiederà al Consiglio in fase di esame e approvazione, grande attenzione per evitare di collidere con le norme nazionali e rischiare l'impugnazione, ferma restando l'apertura a qualsiasi contributo migliorativo da parte dell'Assemblea regionale". ARC/PPH/ma