Economia: da Meeting Rimini appello a scelte energetiche strategiche
Udine, 25 ago - Il Friuli Venezia Giulia è impegnato nella
transizione ecologica e nell'innovazione digitale delle imprese,
nel rispetto delle direttive europee, ma la ridefinizione degli
equilibri geopolitici in corso impone al Paese di fare delle
scelte strategiche in campo energetico.
Questo, in sintesi, il messaggio che l'assessore regionale alle
Attività produttive e turismo ha lanciato dal palco del Meeting
di Rimini, dove stasera è intervenuto in rappresentanza del
Friuli Venezia Giulia a un confronto con l'imprenditore
dell'industria energetica Luca Alippi sul tema "sostenibilità e
comunità locali", moderato da Giovanni Mulazzani.
La sostenibilità vincola lo sviluppo economico e pertanto deve
essere condivisa con i territori, facendo attenzione a quelle che
sono le sue reali ricadute in termini produttivi e occupazionali.
L'utilizzo delle auto elettriche, è stato detto ad esempio,
comporta ingenti perdite di posti di lavoro nel settore
automobilistico tradizionale che vanno compensate con la
mediazione dell'ente pubblico a cui spetta la programmazione
dello sviluppo e l'accompagnamento nella riconversione delle
produzioni.
Vanno in questa direzione - è stato ricordato - le scelte
compiute dal Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni, con
l'adozione della norma SviluppoImpresa che tocca tutti i comparti
dell'economia regionale. In questa cornice normativa ampio spazio
è riservato alla transizione ecologica laddove si prevede il
sostegno pubblico al recupero delle aree dismesse, il sostegno
all'economia circolare (ad esempio per la filiera del legno),
l'orientamento delle attività produttive alla digitalizzazione,
l'acquisizione di temporary manager che accompagnino i processi
d'innovazione, le nuove linee di finanziamento per le Pmi che
vogliono investire nel fotovoltaico e in piccoli impianti a
idrogeno.
Un richiamo, infine, alla necessità che l'Italia, assieme
all'Europa e agli altri Paesi occidentali, agisca affinchè le
regole della produzione, del lavoro e dell'approvvigionamento
energetico e delle materie prime siano uguali per tutti, per
scongiurare situazioni in cui lo sfruttamento del lavoro minorile
in Africa o la mancanza di diritti per i lavoratori vadano a
beneficio esclusivo di produttori come la Cina, che in questo
momento traggono maggior vantaggio dal disequilibrio geopolitico.
ARC/SSA/ma
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