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04.11.2021 14:48

Cultura: Gibelli, Pn Docs Fest restituisce normalità contro barbarie

Pordenone, 4 nov - "Normalità è una parola bellissima. Cinemazero è tra i soggetti di produzione culturale della regione che sono stati capaci di restituire parte di questa normalità alle nostre vite. Con l'edizione di Pordenone Docs Fest contribuisce anche a rigettare la violenza insita nella cultura delle barbarie alla quale oppone la realtà dei documentari che aprono finestre sull'attualità".
Con questa riflessione l'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli è intervenuta a Pordenone alla presentazione della 14ma edizione di Pordenone Docs Fest - Le Voci dell'Inchiesta che si svolgerà dal 10 al 14 novembre 2021 su iniziativa di Cinemazero che dopo due edizioni riprogrammate "a distanza", torna in presenza con un programma ricchissimo composto da cinquanta proiezioni, di cui venticinque lungometraggi internazionali in rappresentanza di venti paesi del mondo, un'anteprima mondiale e una decina di premiére nazionali. Tornano anche gli ospiti che incontreranno il pubblico per dibattere dei tanti temi proposti in materia di geopolitica, diritti e battaglie civili, giovani e creatività, pandemia, culture lontane, storie femminili.
Proprio lo strumento del documentario e dell'approccio critico e al contempo oggettivo alla complessità dell'attualità è stato preso ad esempio dall'assessore per ricondurre il festival nella più ampia riflessione sulla lotta alla pandemia e sul contrasto ai negazionismi. "Siamo in una fase delicatissima - ha osservato Gibelli - ma possiamo documentare con l'esperienza di vita di medici e infermieri, di famiglie che hanno pianto i loro cari che il negazionismo del Covid e dell'efficacia dei vaccini è una forma di "cancel culture" e quindi di barbarie. Anche con il supporto della Regione e delle istituzioni tutte siamo riusciti a rialzarci, ripartire e procedere. Ognuno di noi adesso può fare qualcosa per evitare di perdere nuovamente la nostra libertà e ricadere nel buio del lockdown" è stato l'appello di Gibelli.
Ricordando quindi l'appello a sostenere la Trieste della scienza, da lei stessa sottoscritto, Gibelli ha richiamato l'importanza di far prevalere il bene comune sulla libertà individuale.
Il palinsesto del festival, illustrato dal suo coordinatore Riccardo Costantini, si propone come un prodotto sartoriale che include una prospettiva completa su Pier Paolo Pasolini, e la prima mondiale del ritrovato e restaurato film "Il Carso" di Franco Giraldi, regista morto un anno fa proprio a causa del Covid e del quel quest'opera sembrava perduta. Tra le voci femminili, a cui Cinemazero dedica sempre un focus grazie alla collaborazione con Voce Donna, Carta di Pordenone e Associazione Neda Day, spicca Be My Voice, ritratto della giornalista e attivista Masih Alinejad, voce di milioni di donne iraniane che si ribellano sui social media contro l'hijab forzato, presentato dalla regista Nahid Persson, a sua volta rifugiata in Svezia. Il programma include cinque premi dedicati alle opere più significative tra cui Il Coraggio delle Immagini - col sostegno dell'Ordine dei Giornalisti nazionale, in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e con il sostegno di Egosn s e dell'Associazione "Il Capitello" - alla reporter, regista e scrittrice Francesca Mannocchi e al fotografo Alessio Romenzi, con cui verrà inaugurata l'edizione, mercoledì 10 novembre. I giornalisti - che hanno raccontato sulle pagine delle principali testate del mondo le tensioni internazionali della Siria e della Libia fino alla recentissima crisi afghana - porteranno eccezionali materiali in anteprima.
Tutto il programma di Pordenone Docs Fest - Le Voci dell'Inchiesta è consultabile sul sito www.voci-inchiesta.it ARC/SSA/ep