Nella seduta del 25 luglio 2011 il Consiglio delle autonomie locali ha aderito formalmente e approvato i contenuti dell’atto costitutivo del Coordinamento nazionale permanente dei Consigli delle autonomie locali delle Regioni italiane.
L’adesione di massima, salva la decisione del CAL, era stata data lo scorso 22 giugno a Roma, ove aveva partecipato, in rappresentanza del presidente del CAL Ettore Romoli, la dirigente del Servizio del Consiglio delle autonomie locali Ida Valent.
Gli obiettivi che si propone il Coordinamento sono la valorizzazione dell’identità e del ruolo dei Consigli delle autonomie locali, ponendo a confronto la molteplicità delle esperienze regionali.
Il Coordinamento si prefigge di rafforzare il ruolo dei Consigli delle autonomie, dotando di maggior efficacia le loro decisioni e sviluppando una interlocuzione anche con gli organi di governo nazionali e con le Conferenze tra Stato – Regioni – Autonomie locali, nel pieno rispetto delle prerogative di ciascun soggetto istituzionale.
Il Coordinamento dei CAL potrà elaborare delle posizioni comuni su specifici argomenti e formulare proposte dirette a valorizzare il ruolo degli enti locali nei progetti di riforma costituzionale dello Stato.
Il Coordinamento annovera tra i suoi organi, anche l’Ufficio di coordinamento con funzioni istruttorie, di cui è stato chiamato a far parte anche il Presidente del CAL Friuli Venezia Giulia. Dello stesso Ufficio di coordinamento fanno parte anche il presidente del CAL della regione Toscana, designato anche Coordinatore nazionale, i Presidenti delle regioni Marche e Lazio a cui si aggiungerà, in seguito, un altro componente in rappresentanza delle regioni del Sud.
Nel corso del dibattito in sede di Consiglio delle autonomie locali, il presidente della Provincia di Gorizia ha espresso contrarietà alla partecipazione a tale coordinamento, che rischia di costituire l’ ennesima sovrastruttura, di cui non si comprende appieno la funzionalità e che potrebbe comportare dei costi che in questo momento storico sono da evitare.
Altri interventi hanno viceversa evidenziato l’opportunità di partecipare ad un organismo che rappresenta i CAL di tutta Italia al fine di trarre le migliori esperienze a vantaggio dell’e fficacia dell’attività di questi Consigli, organi istituzionali previsti dalla Costituzione italiana.
A conclusione del dibattito, il presidente Romoli ha posto in votazione l’approvazione dei contenuti dell’atto costitutivo del Coordinamento con l’indicazione che tale partecipazione implichi costi limitati. L’esito della votazione è stato di 14 voti favorevoli, 2 astenuti e uno contrario su 17 votanti; pertanto la partecipazione al Coordinamento nazionale è stata approvata a maggioranza assoluta (vedi deliberazione CAL n. 38/2011).