Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Gestione delle risorse idriche in aree protette

Da "Warema", il progetto transnazionale per la gestione delle risorse idriche nelle aree protette, un altolà alle casse di espansione? La soluzione, per mettere in sicurezza le popolazioni della Bassa friulana pregiudicherebbe per sempre "la naturalità" del Tagliamento, ultimo importante fiume intatto delle Alpi?
"Il modello di approccio integrato che prevede un coinvolgimento diretto di attori e istituzioni locali adottato sul bacino montano del Tagliamento, fatte salve le caratteristiche e problematiche diverse del basso corso del fiume, credo che possa essere utilmente applicato anche su scala più ampia, sia per la sicurezza idraulica, ma anche per la tutela dell'ecosistema, per la difesa delle acque dall'inquinamento e per il corretto uso della risorsa idrica, ricordando che l'acqua è un bene di tutti e che dunque non può essere vittima di speculazioni e di interessi di parte".
E' questo il parere di Augusto Viola, direttore centrale Risorse agricole, naturali, forestali e montagna, la cui relazione ha aperto sabato 29 aprile la conferenza internazionale del progetto “Warema”, attuato da un parternariato internazionale costituito, oltre che dalla Regione, da due partner ungheresi, un partner ceco e due partner greci.
Secondo Viola gli strumenti partecipati che sono stati affilati nel corso di questo progetto pilota potrebbero essere dunque adottati come buona pratica per rivedere il complesso iter della messa in sicurezza del Tagliamento e dunque l'applicazione del Piano stralcio e la realizzazione delle casse d'espansione.
E' tutto giocato sul complesso equilibrio tra fattori naturali e pressione antropica, del resto, il futuro di questo fiume e dei territori del Friuli Venezia Giulia regolati dalla sua presenza.
Garantire all'alto corso del Tagliamento il minimo deflusso vitale, incrementare l'uso delle risorse boschive per produrre energia, favorire l'accessibilità turistica attorno al fiume, sviluppare l'intermodalità dei trasporti incentivando quello su rotaia: sono questi alcuni dei consigli che chi ha coordinato il progetto Warema offre agli amministratori locali e ai referenti istituzionali dopo il lungo lavoro di analisi che ha caratterizzato la stesura del progetto pilota.
L'analisi degli studi di settore rivela le fragilità note da tempo: poche imprese manifatturiere, per la maggior parte ubicate all'estremo di valle dell'area, agricoltura tradizionale in costante declino, servizi rarefatti: è proprio l'ambiente naturale l'unica risorsa della zona dell'alto Tagliamento che però non è ancora stata sfruttata dal punto di vista turistico e sostenibile.

 

INFO: emanuela.blancuzzi@regione.fvg.it
pierpaolo.suber@regione.fvg.it
Servizio per la montagna; tel. 0432 - 555086