Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Un successo internazionale per il progetto LIFE FRIULI FENS

Con una targa consegnata a Bruxelles è stato premiato il progetto LIFE FRIULI FENS, Conservazione e ripristino di torbiere calcaree in FVG.
Tale progetto,  è stato valutato uno dei migliori LIFE NATURA conclusi nel 2012 nell’intera UE. Il riconoscimento premia il Servizio regionale Caccia risorse ittiche e biodiversità della Direzione centrale Risorse rurali agroalimentari e forestali e le quattro Amministrazioni Comunali coinvolte: Bertiolo, Castions, Gonars e Talmassons per sei anni di lavoro.

Il progetto e l’azione regionale a favore della biodiversità delle Risorgive friulane
Il progetto ha permesso di migliorare notevolmente il sistema ecologico delle risorgive friulane tramite estesi ripristini in aree agricole, la gestione di aree abbandonate da decenni, la costruzione di un vivaio di specie spontanee e rare, la sensibilizzazione e divulgazione rivolta a diverse fasce della popolazione.
I fondi europei e la sinergia tra L’Amministrazione regionale e le quattro Amministrazioni Comunali hanno permesso di raggiungere risultati essenziali per la sopravvivenza di un sistema ecologico di grandissimo valore nazionale ed europeo.
Il Servizio regionale Caccia risorse ittiche e biodiversità della Direzione centrale Risorse rurali agroalimentari e forestali ha curato il progetto e dato concretezza all’azione regionale di tutela dell’area: un percorso coerente, delineatosi già negli anni ’80, che ha visto l’istituzione di biotopi, il riconoscimento dei Siti di interesse comunitario e, nel 2013, l’approvazione del piano di gestione dei SIC: lo strumento di gestione, previsto dalla Direttiva Habitat e tra i primi in vigore in Italia, è garanzia del futuro delle Risorgive friulane. Tuttora in corso è la valorizzazione del Mulino Braida.

Alcuni dati tecnici:

Conservazione e ripristino di torbiere calcaree in FVG: 6 anni di lavoro tra ottobre 2006 e luglio 2012, 2.645.000 euro stanziati dalla Regione, dai Comuni di Bertiolo, Castions, Gonars e Talmassons, per metà cofinanziati dalla UE.

A partire dall'ultima glaciazione, fino alle grandi bonifiche del XX secolo, la pianura friulana ospitava un'ininterrotta zona umida di oltre 6000 ettari, alimentata dall'emersione delle acque di risorgiva. Di questi sistemi ecologici sono sopravvissuti ca 200 ettari, vero gioiello del paesaggio regionale: aree che presentano un'incredibile ricchezza floristica, in particolare di specie endemiche, elementi di un corridoio ecologico per la fauna. Gli habitat sopravvissuti ai cambiamenti territoriali sono però in declino. Abbassamento della falda, eutrofizzazione delle acque, cambiamenti socioecologici, eccessiva frammentazione degli habitat, cambiamenti climatici sono le pressioni contrastate con azioni di ripristino e collegamento fra habitat, rinaturazione (34 ettari), miglioramento ecologico degli habitat, sfalcio e decespugliamento, monitoraggio della vegetazione, potenziamento del vivaio, divulgazione.








INFO: dott.ssa Marina Bortotto          
          Sevizio caccia, risorse ittiche e biodiversità
          marina.bortotto@regione.fvg.it
          tel. 0432 555311
          dott. Daniele De Luca
          daniele.deluca@regione.fvg.it
          tel. 0434529328


 


FOTO:  Archivio Direzione Centrale risorse rurali agroalimentari e forestali