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Natura 2000: La Regione presenta il piano di gestione delle aree delle Alpi Carniche

Grande partecipazione alla presentazione dei cinque piani di gestione per i siti Natura 2000 delle Alpi Carniche che coprono i territori più interessanti da un punto di vista ambientale dell’ intera Carnia: si va dal gruppo dei monti Avanza, Volaia, Coglians fino alla Creta di Aip e al monte Corona vicino a Passo Pramollo. La presentazione è avvenuta Venerdì 7 dicembre, a Tolmezzo, presso l’auditorium del Museo di Arti e Tradizioni popolari nel’ ambito dell’incontro “RETE NATURA 2000 e SVILUPPO DEL TERRITORIO
MONTANO quali opportunità.” Sono intervenuti cittadini, rappresentanti e funzionari degli enti locali, operatori economici,professionisti e funzionari pubblici del settore e dell’Università che hanno riempito l’Auditorium. La partecipazione al convegno si colloca a conclusione di una sequenza ininterrotta di incontri con la popolazione e gli operatori economici che nel corso di due anni hanno accompagnato l’iter tecnico di formazione del piano conclusasi all’inizio di dicembre.
L’evento ha voluto inserire la presentazione pubblica dei cinque piani di gestione per i siti Natura 2000 delle Alpi carniche in una prospettiva più ampia: descrivere quanto potrà accadere di innovativo nel futuro e i presupposti economici e culturali alla base della conoscenza e condivisione dei valori naturalistici. I partecipanti hanno espresso grande attenzione per la ricerca di nuove strategie economiche.
Durante i lavori si è parlato anche delle novità per quanto riguarda i fondi europei 2014-2020 in rapporto alla sostenibilità ambientale e in particolare ai siti N2000, si è parlato inoltre delle relazioni tra economia ed ecologia, e dei presupposti che fanno dello sviluppo sostenibile un investimento concreto che frutta in termini di servizi eco sistemici. Si è detto inoltre che consentire la conservazione delle eccellenze naturalistiche di livello europeo attraverso le necessarie azioni di gestione ha delle
conseguenze per la promozione turistica.
Agli interventi tecnici è seguita una tavola rotonda in cui operatori locali hanno presentato a tutto tondo le loro attività, molti interventi hanno espresso la necessità di ritornare ad uno sviluppo concreto, fondato sulla produzione di beni e servizi ecosistemici utili alla collettività. Sintesi degli interventi Il responsabile del servizio regionale caccia risorse ittiche e biodiversità dott.ssa Bortotto ha illustrato
lo stato di avanzamento delle attività istituzionali della Regione in applicazione delle Direttive europee a tutela della biodiversità: definizione della rete Natura2000 in FVG, monitoraggio, individuazione delle misure di conservazione, gestione dei siti a garanzia dello stato di conservazione attualmente affidata dal legislatore alla regione medesima.I piani di gestione elaborati per le Alpi carniche dovranno venire approvati dalla Giunta; i soggetti coinvolti sono molteplici.
ha illustrato gli obbiettivi e l’approccio integrato multi fondo della programmazione dei fondi europei. Ha ricordato che la validazione ministeriale delle misure di conservazione per la Rete è prerequisito generale per accedere ai fondi FEASR essendo stato imposto come condizionalità di settore.

Il responsabile della p.o. Ambienti naturali, dott. Iacolettig ha illustrato gli obbiettivi e l’approccio integrato “multi fondo” della futura programmazione finanziaria “Europa 2020” in rapporto al tema della sostenibilità ambientale sottolineato anche dal “position paper” licenziato dalla Commissione a novembre 2012. Ha ricordato la necessità di dotare la rete natura 2000 degli strumenti di pianificazione previsti dalle direttive anche per attivare gli strumenti finanziari di compensazione per le misure regolamentari che lo necessitano. Ha fornito alcune anticipazioni sulle possibili scelte della
programmazione regionale dei fondi FESR (fondo europeo sviluppo regionale ) e FEASR (fondo europeo agricolo sviluppo regionale). Particolare attenzione è stata dedicata alla modalità di programmazione delle “indennità natura 2000” garantendone anche la cumulabilità con le misure agroambientali in relazione alle specifiche limitazioni introdotte allo scopo di garantire la coerenza tra le esigenze produttive ed ambientali degli spazi rurali. Il funzionario, dott. Zanchetta è partito da una definizione di biodiversità come risultato attuale dell’evoluzione e ha ricordato che è in corso la cosiddetta 6° estinzione di massa, la prima determinata da un’unica specie: quella umana. Ha evidenziato le relazioni tra economia ed ecologia, i presupposti che fanno dello sviluppo sostenibile un investimento concreto che frutta in termini di servizi ecosistemici; ha spiegato il ruolo di studi come il SARA, effettuato dalla Regione nel 2007, e TEEB, svolto dalle Nazioni Unite nel 2011, aventi lo scopo di quantificare economicamente il valore delle aree naturali. Ha presentato alcuni esempi di operazioni economiche fondate sulla valutazione del valore ambientale e i contenuti dell’iniziativa comunitaria Businnes & Biodiversity.

Il dott. Sulli dell’ERSA ha presentato “Progetto malghe” una proposta per la valorizzazione delle attività produttive delle malghe del FVG, finalizzato tanto alla definizione di strategie di intervento che migliorino il reddito delle attività malghive che a rilanciare un sistema di gestione razionale dei pascoli e delle strutture per una conservazione sostenibile del territorio. Verrà elaborata una proposta di protocollo di gestione sostenibile degli alpeggi; il progetto prevede un azione specifica di valutazione del ruolo dell’alpeggio rispetto all’espansione dei tetraonidi e dei galliformi alpini in area montana. Il progetto segnala che 98 delle 160 malghe attive del FVG sono in N2000, si dovrà pertanto tenere in conto che tra gli ambienti secondari derivati dal pascolo ci possono essere habitat di particolare pregio conservazionistico, tutelati in quanto tali dalla direttiva europea .

Il dott. Cassol, professionista incaricato della redazione di numerosi strumenti di gestione N2000 in tutto il triveneto è intervenuto sui piani di gestione Natura 2000 in FVG, Veneto e Alto Adige, ponendo a confronto in maniera sintetica le tre realtà e commentando contesti ed esiti. I piani di gestione sono stati analizzati dal punto di vista del loro statuto legale, negli elementi della loro struttura, nelle dinamiche di formazione amministrativa e di partecipazione sul territorio. E’ stato fortemente ricordato che lo scopo dei piani è la tutela della biodiversità, non lo sviluppo socioeconomico. Ricordato inoltre che le misure utili sono assunzioni di responsabilità da parte del soggetto gestore che segnala la necessità di compiere determinati interventi e l’utilità di conoscere i costi parametrici delle azioni.
Presentati alcuni casi di interventi a carattere ecologico sui siti che hanno mosso l’economia locale, ricordando in particolare che si tratta di interventi ad alta intensità di manodopera che quindi han ricadute dirette sulla popolazione locale, consentono di recuperare gli antichi saperi. Ulteriore accenno è andato al fatto che le attività a tutela degli habitat di interesse conservazioni stico vanno a vantaggio del paesaggio nel suo complesso.
Al dott. Oriolo, coordinatore e responsabile scientifico della redazione dei piani di gestione N2000 delle Alpi carniche, il compito di presentare l’iter di redazione degli strumenti, la loro struttura e le principali misure. Ha enfatizzato il ruolo operativo dei continui confronti con il territorio: popolazione, enti locali e portatori di interesse ed esemplificato le modifiche apportate alle misure di conservazione proposte con la collaborazione della partecipazione. Sintesi tavola rotonda
Agli interventi tecnici è succeduta una tavola rotonda in cui operatori locali hanno presentato le loro attività prestandosi al confronto pubblico. Il moderatore prof. Pascolini ha introdotto il dibattito proponendo il tema: per la montagna opportunità di sviluppo o di resistenza? Ilario e Pietro Gortani hanno parlato della loro attività, radicata nella tradizione e nell’esperienza; hanno ribadito l’esigenza di specializzazione e professionalità. L’imprenditorialità non si improvvisa, va fatto tesoro dell’esperienza familiare e coltivata la professionalità. Concentrazione deve essere posta nel concreto della produzione e della vendita, non nella ricerca del contributo se fine a se stesso. Mirco Cigliani, dell’associazione imprenditori boschivi del FVG ha evidenziato lo sviluppo positivo della propria azienda e il nuovo interesse dei giovani verso un’attività che nel passato veniva evitata. Gli aiuti europei hanno un ruolo in relazione ad un contesto che ne è permeato nella sua generalità. La continuità e la professionalità hanno un ruolo fondamentale nella riuscita dell’impresa. Micael Zuliani e Patrizia Gridel della Comunità montana della Carnia hanno presentato i risultati della carta dei valori elaborata nell’ambito del progetto Susplan con riferimento alle aree di interesse naturalistico; queste non sono percepite come valore dagli intervistati che pur affermavano che se le aree erano di buona qualità ambientale lo si doveva alle popolazioni locali che le avevano conservate. I funzionari hanno sottolineato che le persone impegnate con le idee chiare e la testa sul collo sono spesso troppo prese dal loro lavoro per farsi sentire, per orientare il dibattito o per farlo nascere, a dispetto dell’importanza generale della loro esperienza è stato offerto un supporto in tal senso. Daniela Di Ronco, della cooperativa B&B della Carnia ha presentato l’attività ormai presente da 12 anni dei 15 soci e il carattere complementare al reddito familiare; ha evidenziato il fascino che la montagna, in tutte le sue componenti, esercita sull’ospite e la necessità di presentare un’offerta completa, dal cibo al museo, al paesaggio. Ha evidenziato l’utilità dell’organizzazione e pubblicizzazione dell’offerta ed il ruolo della consapevolezza culturale ed ambientale dell’ospite nell’orientare il turista.

 

INFO:
dott.ssa Marina Bortotto          
          Sevizio caccia, risorse ittiche e biodiversità
          marina.bortotto@regione.fvg.it
          tel. 0432 555311


 


FOTO:  Marco Pradella