Dopo molti mesi di accertamenti ed indagini svolte dal Nucleo Operativo per l’
Attività di Vigilanza Ambientale in collaborazione con le Stazioni forestali di Monfalcone e
Gorizia, la Procura della Repubblica di Gorizia ha disposto il sequestro di un impianto di recupero
di rifiuti operante in un comune della destra Isonzo. Il sequestro è stato disposto poiché le
indagini avevano dimostrato diverse carenze nei requisiti e nelle modalità di gestione dell’i
mpianto da parte dei titolari che, nonostante i provvedimenti di diffida più volte emanati dalla
Amministrazione provinciale di Gorizia, ente competente per il rilascio delle autorizzazioni in
materia di gestione di rifiuti, avevano continuato ad esercitare l’attività senza i necessari ed
obbligatori adeguamenti imposti. Le attività di accertamento che hanno portato al pesante
provvedimento, si inseriscono in una più vasta attività di controlli ed accertamenti presso gli
impianti di gestione di rifiuti, in particolare quelli che svolgono attività di recupero e
smaltimento di rifiuti inerti, metallici ed organici, presenti nel territorio isontino,
portate avanti e coordinate dal Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale con il
coinvolgimento e la collaborazione delle Stazioni forestali di Monfalcone e Gorizia. Oltre alle
contestazioni per la carenza dei requisiti degli impianti e per le errate modalità di gestione,
avente rilevanza penale, diverse violazioni sono state altresì riscontrate relativamente alla
gestione documentale delle movimentazione dei rifiuti, con le conseguenti contestazioni delle
relative violazioni amministrative, nonostante le norme di settore, siano in vigore da oltre dodici
anni.
INFO:
marvi.poletto@regione.fvg.it
Ufficio del Corpo forestale regionale; tel. 0432 - 660092
Foto: Marco Pradella