Non sono soltanto le nutrie a minare la stabilità degli argini che proteggono le
zone di bonifica della pianura friulana, ma anche la diffusione del Gambero rosso della Louisiana
(Procambarus clarkii), noto anche come ''gambero killer'', che rappresenta una minaccia per le
biodiversità e il sistema idraulico dei nostri fiumi.
Se ne è parlato a Udine, nell'Auditorium della Regione, nel corso di un convegno organizzato
dall'Ente Tutela Pesca-ETP, presente l'assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e
forestali, Claudio Violino, nel corso del quale si è affermato che questo animale di origine
alloctona, dunque non tipico delle acque del Friuli Venezia Giulia, rappresenta anche un elemento
di pericolo per la catena alimentare e per l'alimentazione umana in quanto parrebbe accumulare nel
suo organismo sostanze tossiche.
Inoltre, il Gambero rosso si ciba di varietà autoctone e rischia di divenire specie dominante
in talune aree per il suo indistinto stile di alimentazione che spazia dalle sostanze vegetali a
quelle animali (crostacei, pesci, ecc.).
Ma il problema principale legato alla grande diffusione di questa varietà di crostaceo, la
presenza del quale nelle nostre acque dolci è stata riscontrata appena lo scorso anno, è costituito
dalle tane (profonde da 2 a 5 metri) che scava negli argini dei corsi d'acqua mettendone a rischio
la tenuta e l'impermeabilità.
Al momento attuale, secondo gli esperti il Gambero rosso della Louisiana è infatti ritenuto
la specie aliena più dannosa e diffusa in Italia ed è l'invertebrato di grossa taglia più comune
nelle acque dolci del Nord Italia.
''Per questi motivi l'ETP - ha detto Violino - è stato incaricato di avviare un attento
monitoraggio di carattere ambientale e sanitario, sulla diffusione del "gambero killer" e sulla
tossicità delle sue carni'', che a loro volta rappresentano fonte di alimentazione per cormorani,
corvi, falchi, gufi ma anche per lontre, visoni, procioni, rettili e tartarughe.
In occasione del convegno, l'assessore Violino ha anche parlato del ruolo e della riforma
dell'ETP.
Secondo l'assessore l'Ente non verrà soppresso ma sarà valorizzato attraverso la revisione
del suo ruolo e la razionalizzazione del suo consiglio di amministrazione con l'obiettivo di
conferire all'ETP ulteriori compiti, nell'ottica di una maggiore efficienza ed economicità.
INFO:
marina.bortotto@regione.fvg.it
Servizio pesca e acquacoltura; tel. 0432 – 555311
Ente Tutela Pesca, Direttore dott. Paolo Stefanelli
tel. 0432 551220 Via Colugna 3 - 3100 Udine - tel. 0432 551211 - fax 0432 482474; e-mail
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