Per razionalizzare la spesa pubblica e liberare risorse da impiegare in servizi alla
cittadinanza, le unioni, le associazioni di Comuni e le convenzioni sottoscritte per l'erogazione
dei servizi sono il sistema migliore.
Ne sono convinti quasi il 40 per cento degli Enti Locali, che confermano come queste
strategie consentono di recuperare fondi, specie se associate al monitoraggio e alla
razionalizzazione delle uscite (indicati dal 22,4 per cento dei Comuni), dalla riduzione delle
spese sul personale (20,9 per cento) e dall'informatizzazione (11,2 per cento).
Il quadro è stato evidenziato dal progetto d'indagine di "customer satisfaction" proposto
dalla Regione e messo a punto dal Laboratorio di Ricerca Economica e Manageriale (Larem)
dell'Università di Udine per consentire alle Autonomie locali di esprimere il proprio giudizio sul
servizio di consulenza giuridica.
Al sondaggio hanno partecipato tutte le Province ed il 93,6 dei Comuni ed i risultati,
illustrati oggi alla stampa dall'assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Autonomie
locali, Sicurezza e Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti assieme al professor
Luca Brusati e al direttore del Servizio regionale affari istituzionali, Gianfranco Spagnul, sono,
come ha detto la stessa Seganti, "molto utili al miglioramento delle sinergie tra Regione e
Autonomie locali".
Chiamati ad esprimere un voto da 1 a 10, Comuni e Province hanno espresso un alto livello di
soddisfazione complessivo (92 per cento) con un voto di 7,9 , dando 7,7 per la soddisfazione delle
aspettative sull'affidabilità, 7,6 su quella relativa alle aspettative rispetto alla capacità di
risposta, 8,2 a proposito delle aspettative sulla capacità di rassicurazione e 7,9 in relazione
alle aspettative rispetto all'empatia.
"Sono risultati più che confortanti - ha detto l'assessore - e ci consentiranno di migliorare
alcuni aspetti del servizio di consulenza".
Un obiettivo che investe tutto il territorio, perché "se gli utenti diretti di questo
servizio sono i funzionari e gli amministratori di Comuni e Province - ha spiegato l'assessore -
gli utenti finali di qualsiasi attività pubblica sono sempre i cittadini del Friuli Venezia
Giulia".
Tornando alla realizzazione del progetto, l'assessore ha confermato che l'Università di Udine
e il Larem (che ha sede a Gorizia) sono state scelte, oltre che per le competenze tecniche, a
garanzia dell'imparzialità di un'indagine che, ha rilevato a sua volta Brusati, è stata condotta
sul campo da un gruppo di studenti contribuendo concretamente alla loro formazione.
Il servizio di consulenza giuridica fornito dalla Regione agli Enti locali è costituito da
circa 400-450 pareri scritti all'anno, oltre che dalla consistente consulenza informale, che
avviene soprattutto via telefono ed e-mail.
I pareri sono consultabili da tutti attraverso il sito internet della Regione nel Portale del
Sistema delle Autonomie Locali all'indirizzo:
http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/Servizi/pareri/