La Giunta Regionale


18.07.2014 12:42

SALUTE: LA GIUNTA REGIONALE FVG APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE DELLA RIFORMA SANITARIA

Trieste, 18 lug - Garantire la salute dei cittadini, a tutte le età, assicurando l'integrazione dei servizi e quindi la continuità dell'assistenza tra l'ospedale, in cui affrontare le patologie acute e il territorio, ove far fronte in particolare alle cronicità, attraverso una rete assistenziale in cui rivestiranno un ruolo fondamentale da una parte il Distretto, sotto il profilo organizzativo, dall'altra soprattutto i medici di famiglia.

Questi i contenuti chiave del disegno di legge di "Riordino dell'assesto istituzionale ed organizzativo del Servizio sanitario regionale" approvato oggi dalla Giunta regionale in via preliminare su proposta dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca.

Un testo che, in 52 articoli, pone la persona, con i suoi bisogni, al centro dell'organizzazione del sistema, puntando a migliorare l'efficienza e l'efficacia dei trattamenti offerti, alla sicurezza e alla qualità delle cure, all'alta qualificazione professionale, al riequilibrio nell'utilizzo delle risorse, all'omogeneità dell'offerta, unitamente ad una partecipazione delle Università nelle attività assistenziali connesse alla ricerca e alla didattica.

Il tutto in un quadro in cui viene riordinata la rete ospedaliera, con la riduzione di circa 600 posti letto per acuti, e la riconversione di alcune strutture per potenziare la riabilitazione, le lungodegenze, gli hospice e gli stati vegetativi.

Sotto il profilo dell'assesto, il ddl prevede che a partire dal prossimo 1° gennaio 2015 operino in Friuli Venezia Giulia cinque aziende per l'assistenza sanitaria: l'Azienda n.1 Triestina (frutto dell'aggregazione tra Ospedale e Azienda territoriale), la n. 2 Bassa Friulana-Isontina, la n.3 Alto Friuli-Collinare, la n. 4 Medio Friuli (destinata ad operare in maniera integrata con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia) e l'Azienda n. 5 Friuli Occidentale.

Ad esse si aggiungono gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico Burlo Garofolo di Trieste e CRO di Aviano, nonché una nuova struttura, l'Ente per la gestione accentrata dei servizi sanitari: si occuperà di acquisti di beni e servizi, sarà stazione appaltante dei lavori pubblici per conto di tutti gli altri enti della sanità regionale.

Gli ospedali saranno organizzati secondo il modello Hub, in cui concentrare le eccellenze specialistiche e le alte tecnologie, e Spoke, nosocomi a media intensità di intervento che graviteranno intorno agli hub.

Tra i primi sono compresi gli ospedali di Trieste, Udine e Pordenone. Saranno Spoke, rispettivamente, Gorizia e Monfalcone, Latisana e Palmanova, San Daniele del Friuli e Tolmezzo, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo.

In linea generale le due diverse sedi d'area opereranno come presidio unico: in entrambe sarà garantita l'assistenza ambulatoriale, una sola delle due assicurerà i ricoveri. Prevista poi una forte integrazione con CRO e Burlo, mentre i presidi ospedalieri di Cividale, Gemona, Maniago e Sacile, nonché in parte il Maggiore, a Trieste, saranno riconvertiti in presidi ospedalieri innovativi per la salute dei cittadini. All'interno letti di medicina per fase post ospedaliera, riabilitazione, esami diagnostici, specialistica ambulatoriale, ospedale di comunità e centri di cure primarie.

La riforma rimette mano anche all'organizzazione dei Distretti che avranno un bacino d'utenza compreso tra i 50 e i 100 mila abitanti. Ad essi il compito di organizzare l'assistenza medica primaria, quella domiciliare, la farmaceutica, i consultori, la psichiatria dell'età evolutiva, i servizi per le dipendenze.

Per quanto riguarda in particolare l'assistenza primaria, nasceranno le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), con l'obiettivo di realizzare le migliori condizioni per l'integrazione dei professionisti.

Entro la fine del 2016 i medici di famiglia dovranno lavorare in gruppo (almeno in sei), assieme a collaboratori di studio ed infermieri, per tenere aperti gli ambulatori 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana. Una novità destinata anche a ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso.

Saranno anche istituiti dei centri di assistenza primaria e dei centri della salute dove lavoreranno assieme medici di famiglia, guardia medica, specialisti, infermieri di comunità.

Cronicità e non autosufficienza dovranno essere trattati prevalentemente al domicilio del paziente.

Infine, forte accelerazione sarà data all'informatizzazione del Servizio sanitario regionale anche attraverso il fascicolo sanitario elettronico.

ARC/PPD

 
relative al disegno di legge sulla riforma della sanità, a Trieste il 18 luglio 2014