La Giunta Regionale


19.07.2013 

ECONOMIA: SERRACCHIANI, 180 MILIONI DI EURO PER IMPRESE E LAVORO

Udine, 19 lug - La Giunta regionale ha approvato oggi un disegno di legge, proposto dal vicepresidente Sergio Bolzonello e dall'assessore alle Finanze Francesco Peroni, recante misure urgenti in funzione anticrisi, che mette a disposizione 180 milioni per imprese e lavoro. ''Sono risorse destinate al sostegno dell'accesso al credito delle imprese - spiega Serracchiani - ora attanagliate anche dal rallentamento dei pagamenti da parte della Regione e degli enti locali a causa del morso del Patto di stabilità, e al potenziamento degli interventi relativi ai lavori socialmente utili, a quelli di pubblica utilità, nonché delle poste per le crisi industriali complesse. Accantoniamo inoltre una congrua posta di fondo globale, che ci permetterà di affrontare l'autunno con la prospettiva di varare interventi legislativi di sistema, mirati allo sviluppo e al rilancio dei settori produttivi e dell'occupazione, nonché al contrasto della disoccupazione giovanile''. ''Alcuni interventi normativi erano allo studio da qualche settimana, ma sussisteva il problema delle risorse per attivarli. Praticamente in queste ore - ha precisato Serracchiani - abbiamo registrato un sensibile aumento del gettito relativo alla compartecipazione all'imposta sul reddito delle società (IRES). Il miglioramento delle attese di entrata dell'IRES è giustificato dall'analisi dei dati dei versamenti erariali effettuati dai contribuenti nel mese di giugno 2013, e quei dati rivelano un consistente versamento operato da una società regionale che ha assunto l'obbligo, a seguito dell'opzione per il consolidato fiscale, di versare l'IRES per tutte le società incluse nel gruppo societario di riferimento. Questo fatto - sottolinea - ci consente di proporre al Consiglio regionale una cospicua manovra anticrisi, per un ammontare complessivo di 180 milioni di euro''. ''Abbiamo fatto scelte responsabili - ha aggiunto l'assessore alle Finanze Francesco Peroni - intese a coniugare l'esigenza di rispondere efficacemente alle grandi emergenze della crisi, con i vincoli del Patto di stabilità per il 2013, che, come noto, ha ridotto sensibilmente i nostri margini d'intervento. È una manovra che per portata e significato possiamo paragonare a quella operata con la legge regionale n. 11 del 2009, cioè - conclude - in un periodo in cui le finanze regionali erano decisamente più floride''. ARC/Com/PPD