Udine, 12 novembre - Si è tenuto ieri sera nel Municipio di Maniago l'incontro convocato dal presidente dell'Unione Territoriale Intercomunale (UTI) delle Valli e delle Dolomiti Friulane Andrea Carli con gli amministratori locali, aperto anche ai rappresentanti dell'UTI Livenza-Cansiglio-Cavallo, per un aggiornamento della riapertura della linea ferroviaria, attualmente sospesa, Sacile-Gemona.
"Come noto - ha spiegato l'assessore alle Infrastrutture e al Territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro - RFI ha dato il via libera alla richiesta della Regione, formulata con la sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma, di riattivare questa linea ferroviaria. Giovedì ho incontrato nuovamente a Roma i vertici di RFI per verificare che la stesura dell'intesa che porterà alla definizione dei tempi tecnici per la progettazione e realizzazione degli interventi proceda celermente e consenta la firma nelle prossime settimane. Ho espresso anche l'apprezzamento per i segnali che sono in corso relativi ad alcune manutenzioni del verde che consentiranno anche alla Commissione Trasporti della Camera, che ha in stesura un progetto di legge sulla valorizzazione turistica delle ferrovie, di apprezzare la bellezza paesaggistica in cui questo pezzo di regione è inserito".
"Parallelamente però - ha aggiunto Santoro - ho apprezzato l'invito dei sindaci del Pordenonese che hanno voluto rappresentare alla Regione lo stato di avanzamento del cosiddetto Progetto di Territorio che si sta costruendo assieme al Gruppo di Azione Locale (GAL) per dare anche le fondamenta territoriali all'offerta turistica che verrà affiancata a quella del trasporto pubblico locale su questa linea. Infatti, se la Regione ha fatto e sta facendo la sua parte con RFI per pretendere la riapertura, siamo stati tutti d'accordo che una riapertura alle medesime condizioni di partenza non avrebbe portato da nessuna parte e che servirà avere in mano un piano economico e turistico territoriale che supporti e valorizzi l'uso di questa ferrovia".
ARC/EP/Com
