La Giunta Regionale


22.01.2016 16:16

AGRICOLTURA: SHAURLI, NECESSARIE SCELTE IMPRENDITORIALI INNOVATIVE

Torreano di Martignacco (UD), 22 gen - "Le percezioni dei cittadini e le scelte si modificano nel tempo ma spesso il mondo dell'agricoltura più di altri ha resistito al cambiamento e qualsiasi strumento, qualsiasi risorsa che mettiamo in campo ha necessità di scelte culturali e imprenditoriali anche innovative senza le quali è difficile raggiungere gli obiettivi prefissati".

Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli intervenuto all'evento di lancio del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, uno degli appuntamenti in calendario ad AgriestLand 2016, a cui ha fatto seguito la tavola rotonda Per coltivare un futuro sostenibile. Il PSR 2014-2020 del Friuli Venezia Giulia, moderata da Francesco Marangon, presidente della Società italiana di economia agraria a cui hanno partecipato l'assessore e il deputato Giorgio Zanin, membro della Commissione Agricoltura della Camera.

Per Shaurli, oggi, il settore primario viene visto sotto una luce diversa, vi è un'attenzione rinnovata, ne viene riqualificata la formazione e c'è un ritorno di attenzione dei giovani verso l'agricoltura "ma dobbiamo essere attenti, come istituzioni, - ha detto - a fare in modo che questo non sia un ritorno solo romantico. Fare agricoltura non è semplice, non è la fuga dallo stress  quotidiano, significa lavoro 365 giorni all'anno significa investire su un settore difficile e in questo senso bisogna riuscire a premiare imprenditorialità, concretezza e soprattutto chi ha deciso di fare dell'agricoltura una professione a tutti gli effetti".

Proprio alle nuove generazioni, il PSR dà particolare attenzione attraverso il Pacchetto Giovani, il cui bando è di prossima attivazione e che non premierà solo l'età anagrafica ma anche le scelte d'investimento dei giovani. Le filiere e le reti d'impresa sono un'altra tematica centrale posta dall'assessore. Verranno rafforzate quelle agroalimentari, le produzioni tipiche e biologiche. Si tratta di una necessità, secondo Shaurli, posta da un mercato che con le sue dinamiche, la tecnologia, le novità nel campo degli strumenti e dei metodi produttivi, richiede un cambiamento nel sistema gestionale d'impresa, un approccio non più chiuso in se stesso ma aperto, favorevole alla collaborazione e all'associazionismo capace di agganciare nuove sfide come quella dell'export.

"Scelta non semplice in un comparto spesso abituato alla domanda individuale e alle necessità della propria azienda ma, nell'utilizzo di risorse pubbliche, il compito non è accontentare tutti ma cercare di indirizzare un cambiamento positivo" ha affermato.

Alcune riflessioni sono nate, poi, dalla presentazione dell'indagine dell'Eurobarometro - ovvero il servizio della Commissione Europea che misura e analizza le tendenze dell'opinione pubblica in tutti gli Stati membri - secondo cui la protezione ambientale è uno dei principali aspetti a cui gli agricoltori dovrebbero porre attenzione, seguita dall'offerta di prodotti di qualità e dal mantenimento dell'occupazione nelle aree rurali.

Per Shaurli questo rivela come "l'agricoltore sia percepito come Custode del Territorio perché non c'è paesaggio o presidio territoriale senza l'agricoltura; stiamo ritornando a una percezione positiva e questo è un segnale importante per il settore" ha precisato.

Sulla qualità dei prodotti ha ribadito come "essa non rappresenti più un lusso ma ciò che viene richiesto dal cittadino consumatore. È un impegno ma anche una straordinaria opportunità in particolare per la nostra regione che con i suoi percorsi di qualità, può scoprire nuovi mercati".

L'evento, durante il quale Serena Cutrano, Autorità di gestione del PSR 2014-2020 del FVG, ha illustrato il programma nel dettaglio, ha messo in luce come la Politica regionale di Sviluppo rurale per il settennato di Programmazione sia improntata, in particolare, su competitività e innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale.

Tra le molteplici misure del PSR, Shaurli ha ricordato quella riferita al Partenariato Europeo per l'Innovazione (PEI): "una misura significativa per migliorare la competitività del comparto, favorendo i legami tra il settore produttivo e il mondo della ricerca e della conoscenza che permette alle imprese che si mettono insieme con l'università di fare progetti di ricerca sul proprio futuro".

ARC/LP/EP