La Giunta Regionale


25.06.2015 15:46

FOOD EAST FORUM 2015: SHAURLI, LE STRATEGIE MACROREGIONALI SONO FONDAMENTALI PER IL FUTURO

Udine, 25 giu - "Guardiamo con grande convinzione a iniziative come quella odierna e anche alle sfide che ci pone la Comunità Europea, in particolare la costituzione e il funzionamento dei Gruppi Operativi del Parternariato Europeo per l'Innovazione (PEI), in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura".

Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli nella sessione di interventi istituzionali che ha aperto il Food East Research and Innovation Forum 2015 a Udine, ribadendo anche che "il Friuli Venezia Giulia non solo condivide le strategie macroregionali, da quella Adriatico-Ionica a quelle Alpina e Danubiana, ma proprio per un patrimonio di rapporti, esperienze, collegamenti già costruito nel tempo, le ritiene elemento fondamentale per il futuro del nostro territorio".

"Credo che queste intense giornate potranno essere contributo concreto e fattivo alla Carta di Milano", ha aggiunto Shaurli, nell'auspicio che "questi confronti fra diverse esperienze non siano evento occasionale nella seppur splendida cornice di EXPO, ma possano e debbano diventare prassi consolidata per costruire insieme le Politiche agricole del futuro".

A tracciare un quadro completo dell'acquacoltura italiana è stato il presidente dell'Associazione nazionale piscicoltori Pier Antonio Salvador. Particolarmente importanti i dati della troticoltura, che pone l'Italia a essere il primo produttore in Europa. Il Friuli Venezia Giulia contribuisce per il 30 per cento a questo primato.

A livello di Sistema Acquacoltura in Italia sono 750 i siti produttivi, compresi quelli dei molluschi, a terra, in mare, nelle valli e nei laghi salmastri, per un totale di 14.000 addetti impegnati nel comparto e nell'indotto. La produzione è di 64.000 tonnellate per un valore di 338 milioni di euro di produzione lorda vendibile.

Tra le opportunità dell'aquacultura che secondo Salvador devono essere implementate ci sono la produzione di alghe e di nuove specie. "Va detto che l'acquacultura friulana è un fiore all'occhiello in Europa: si pensi - ha ricordato Salvador - che l'allevamento di trote friulane ha la caratteristica di rientrare nei parametri europei del biologico".

Punti di forza e carenze ancora da colmare nel settore agricolo sono invece state sintetizzate nell'intervento di Dario Ermacora, presidente della Coldiretti Friuli Venezia Giulia, che ha ribadito la posizione di netto rifiuto nei confronti degli OGM. "In un Paese come l'Italia, dove la superficie media agricola è di 8 ettari, credo non ci siano alternative alla valorizzazione della biodiversità. Competere su altro è una partita persa", ha affermato Ermacora, convinto però dell'importanza della ricerca e dell'innovazione nel futuro del settore primario, tanto da aver citato alcune delle nuove frontiere di quella che viene definita agricoltura di precisione.

"Pensiamo solo al grande apporto che può essere fornito dall'utilizzo dei droni, della meccanica di precisione, della chimica mirata. Chiediamo a Università e Ricerca di riuscire a trasferire nuove tecnologie e tecniche a chi opera sui territori", ha detto il presidente di Coldiretti.

Più aperta alla sperimentazione nel settore degli OGM la posizione di Giovanni Foffani, presidente di Confagricoltura Udine. "Come apporto alla discussione noi chiediamo l'attenzione a una genomica consapevole, che si concretizzi per generare sistemi in grado di sfamare popolazioni, sempre però nell'ottica di uno sviluppo sostenibile".

ARC/EP