La Giunta Regionale


21.05.2015 21:12

AGRICOLTURA: SHAURLI, IL CONCORSO INTERNAZIONALE DEL SAUVIGNON È UNA VETRINA PER IL FVG

Udine, 21 mag - "Con orgoglio e con onore" il Friuli Venezia Giulia accoglie il Concorso internazionale del Sauvignon - che lascia, per la prima volta nella sua storia, il territorio francese - ospitando 61 degustatori provenienti da ogni parte del mondo e offrendo alla valutazione oltre 800 etichette di cui 157 di produttori regionali, segnando dunque un'ottima presenza della nostra regione, nell'auspicio che possano essere confermati i prestigiosi risultati conseguiti lo scorso anno, nell'edizione 2014 del Concorso, a Bordeaux.

Con queste parole, oggi al Castello di Udine, l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli ha portato il saluto della presidente della Regione Debora Serracchiani, della Giunta e del Consiglio regionali al convegno che di fatto ha aperto il Concorso internazionale del Sauvignon, che domani e sabato sarà di scena a Corno di Rosazzo e Buttrio, proponendo a una platea internazionale anche le raggiunte qualità del Sauvignon Blanc del Friuli Venezia Giulia, un acquisto recente per la viticoltura del FVG, essendo giunto in Friuli a metà del 1800 grazie al Conte de la Tour.

Ringraziando il Consorzio delle DOC del FVG, il Consorzio Colli Orientali ma soprattutto il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, "per avere creduto nella possibilità e nell'opportunità di ospitare in regione questo prestigioso appuntamento", l'assessore Shaurli ha quindi affermato che il Concorso del Sauvignon in Friuli Venezia Giulia rappresenta un "motivo di orgoglio per tutto il comparto agricolo di una regione che una volta di più si conferma possibile settore trainante di un intero sistema territoriale ed economico".

Un Sauvignon del Friuli Venezia Giulia che impegna non molti ettari in regione (circa 1.400, rispetto ai 3.643 dell'intera Italia) e che rappresenta il 6,3 per cento della superficie vitata del FVG ma che ha raggiunto livelli qualitativi d'eccellenza, di pari passo peraltro alla più generale produzione vitivinicola della regione.

Infatti, come ha indicato Roberto Zironi, docente di Tecnica enologica all'Università di Udine, il Friuli Venezia Giulia (al decimo posto nel nostro Paese per la superficie dedicata alla vite - solo il 3,1 per cento dell'Italia, con 19.669 ettari) conferma un 80 per cento di superfici a vite incluse in zone DOC, una percentuale, ha affermato, tra le più alte o forse la più alta a livello nazionale.

È stato anche ricordato che un'ulteriore testimonianza della qualità della produzione enologica regionale è data dalla coltivazione in Friuli Venezia Giulia di 50 diversi vitigni, di cui ben 21 autoctoni.

Solo quattro regioni in Italia, tra cui anche il Friuli Venezia Giulia, è stato infine illustrato, ha incrementato la sua superficie dedicata alla vigna nel decennio 2000-2010. Risultati ottenuti anche alle attività di ricerca e di formazione che l'Istituto tecnico di Cividale e l'Ateneo di Udine diffondono in modo egregio in tutto il nostro Paese, se si considera che, rispettivamente, il 13,5 per cento e il 16,2 per cento dei tecnici e degli enologi laureati in Italia si sono diplomati o laureati in queste due istituzioni scolastiche.

ARC/RM