Trieste, 22 dic - "Già a settembre era stata ventilata l'ipotesi di riattivare il Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Gradisca, e già allora era stata esclusa questa opzione in quanto il Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del Ministero dell'Interno l'aveva considerata una misura inefficace".
Lo ha affermato l'assessore regionale all'Immigrazione del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti intervenendo in merito a quanto riportato da organi di stampa su una possibile riapertura del CIE di Gradisca (Gorizia).
Confermando che "da settembre nulla è cambiato", Torrenti ha precisato che "l'intera struttura è utilizzata come Centro di accoglienza e dunque non ha oggettivamente la possibilità di ospitare altre persone".
"La contrarietà della Regione è stata spiegata in modo puntuale al Viminale e - ha concluso Torrenti - gli argomenti addotti sono stati recepiti".
ARC/PPD/Com