La Giunta Regionale


21.11.2015 20:30

50 ANNI CASA ZANUSSI: BOLZONELLO, CASA STUDENTE È GRANDE PONTE

Pordenone, 21 nov - "La Casa dello Studente di Pordenone è un ponte straordinario che è riuscito di volta in volta ad accompagnare persone da una riva all'altra nelle fasi dei grandi cambiamenti che hanno interessato Pordenone e la sua comunità nell'arco di mezzo secolo".

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello prendendo la parola alla festa per i 50 anni di Casa Zanussi, ricostruiti in un libro di Luciano Padovese e Giuseppe Ragogna, più altri autori, Storia di persone e storia di idee. 50 anni di Casa Zanussi a Pordenone.

Dall'altra parte del ponte idealmente costituito dal Centro oggi festeggiato "ci sono stati la cultura e l'istruzione", ha osservato Bolzonello, che ha ricordato di essere nato a trecento metri dalla Casa dello Studente, com'è detto il Centro. "Quando ero bambino qui c'era prato e s'intravvedevano soltanto i passaggi di uomini, di persone e di idee" che avrebbero contraddistinto la vita di Casa Zanussi, capace di plasmare la dimensione culturale di Pordenone grazie all'intuizione di Lino Zanussi, Luciano Savio e del vescovo di allora Vittorio De Zanche.

Ripercorrendo in chiave di storia economica gli anni che sono trascorsi paralleli alla vita di Casa Zanussi, Bolzonello ha osservato che "Pordenone è una città che nei momenti di crisi ha saputo ritrovarsi sul manifatturiero, perché così è stato a fine Ottocento con i grandi cotonifici legati al tessile, così è stato nei primi anni del Novecento con i nuovi opifici, così è stato nell'immediato Dopoguerra. Così è stato poi negli anni 1975-1980 con la nuova manifattura".

"Che cosa abbiamo in più rispetto a quegli anni?" Da questa domanda, secondo Bolzonello, deriva un altro aspetto del contributo decisivo offerto da Casa Zanussi allo sviluppo di Pordenone in chiave di proiezione futura. "Abbiamo - ha concluso il vicepresidente della Regione - un tessuto culturale importante che ci permette di essere competitivi. Oggi fare impresa significa avere un territorio in grado di dare impulsi culturali a 360 gradi a tutta la comunità. Se c'è quello c'è anche grande industria".

ARC/PPH