Udine, 10 novembre - Attraverso la formazione specifica dei sanitari e del personale sanitario, l'esperienza raggiunta dal CRO di Aviano sarà messa a disposizione delle popolazioni del Benin, Paese africano francofono in cui, come in molti altri Paesi dell'area, il cancro colpisce una percentuale importante della popolazione. La formazione sarà erogata presso l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Centro di Riferimento Oncologico (CRO).
Il progetto, che l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca ha definito "di alto spessore umanitario e sociale, e che nel contempo consente al CRO di Aviano di maturare nuove e significative esperienze per la cura dei tumori", è stato illustrato a Udine nella sede dell'Amministrazione regionale.
A dettagliare i contenuti della collaborazione tra il CRO e il Governo del Benin sono stati Carlo Gobitti e Vincenzo Canzonieri, referenti rispettivamente di Oncologia radioterapica e di Anatomopatologia del Centro di Aviano, assieme a Marcellin Amoussou-Guenou Kouassi, direttore nazionale degli ospedali del Benin, e a Marie Therese Akele Akpo, anatomopatologa della Facoltà delle Scienze della Salute all'Università di Cotonou. Com'è stato spiegato, il Benin è un Paese che non dispone di specifiche risorse naturali o economiche, ma intende porsi tra le eccellenze nel settore dei servizi, e in particolare nel campo della salute. In Benin si spendono ogni anno 10 milioni di euro per la cura dei malati oncologici. Tale cifra permette di seguire soltanto 400 pazienti, ovvero un quinto del malati di cancro riscontrati nel Paese e che avrebbero la necessità di cure specifiche.
Per questi motivi, per amplificare l'efficacia dei servizi sanitari, come hanno evidenziato gli ospiti africani, nel Benin è ora prioritaria la formazione che in questo momento sarà propedeutica alla costituzione di un Centro per la cura dei pazienti oncologici. "La Regione Friuli Venezia Giulia - ha precisato l'assessore Telesca - sostiene questi progetti di Cooperazione". "In questa fase - ha concluso Telesca - il CRO di Aviano potrà svolgere un ruolo importante e trasmettere agli specialisti, a vantaggio delle popolazioni interessate, la conoscenza e i risultati della ricerca che ne hanno fatto in questi anni una realtà di eccellenza a livello internazionale".
ARC/CM/Red
