La Giunta Regionale


10.07.2017 19:30

Sanità: Telesca, Savino e Riccardi accusino loro stessi di malfunzioni

Trieste, 10 luglio - "L'onorevole Savino e il consigliere Riccardi dovrebbero rivolgere a loro stessi le accuse sui ritardi e le malfunzioni della sanità, dato che erano assessori quando i problemi di cui parlano erano all'apice".

Lo afferma l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, replicando alle critiche degli esponenti regionali di Forza Italia, secondo i quali i ritardi nelle liste d'attesa rischiano di "creare danni irreversibili ai pazienti".

"Proprio le liste di attesa per gli interventi urologici a Trieste - spiega Telesca - sono state più lunghe delle attuali fino alla fine del 2014. Ed è con la riorganizzazione in atto che si stanno ridistribuendo e incrementando le sedute operatorie per superare questi problemi". "In tema di liste di attesa - continua l'assessore - questa giunta regionale nel 2015 ha rivisto completamente il sistema rendendolo trasparente e regolamentandolo. Questo ha consentito di produrre, per la prima volta, una relazione sui tempi di attesa completa di dati e verifiche. Si veda in proposito la relazione fatta in terza Commissione consiliare". "Savino e Riccardi vadano a rileggersi le relazioni sui tempi di attesa durante la loro giunta regionale, ricavabili con numeri approssimativi o mancanti: perché la trasparenza non era davvero il loro punto di forza. Da quelle relazioni risulta che i criteri di determinazione dei tempi di presa in carico - quelli che secondo Savino sarebbero 'aggiustati dall'Azienda' - erano stati decisi dalla Direzione sanitaria dell'Azienda di Trieste nel 2011, quando governavano loro. Loro forse non se ne sono accorti, sicuramente non hanno fatto alcun intervento. Noi invece - rimarca Telesca - ce ne siamo accorti e siamo intervenuti su questi problemi e su molti altri".

"Per quanto riguarda poi il rapporto Crea, invito nuovamente a leggerlo prima di fare considerazioni. Hanno confuso addirittura il periodo di riferimento del rapporto che, guarda un po', la dice lunga sulle condizioni in cui hanno lasciato nel 2013 la sanità, e che - conclude l'assessore - con grande fatica e con una buona riforma stiamo migliorando". ARC/Com/EP