La Giunta Regionale


27.01.2016 14:01

GIORNO MEMORIA: BOLZONELLO, SIA MOMENTO DI RIFLESSIONE PROFONDA

Pordenone, 27 gen - "Perché non diventi man mano che passa il tempo un evento solo celebrativo, la Giornata della Memoria deve essere vissuta come un momento di riflessione su ciò che accadde e su come si può confrontarlo con un tempo attuale in cui il nazismo si manifesta nel mondo in modi completamente diversi dal passato, ma tuttavia è ben presente".

È la considerazione che il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ha tratto nell'Aula consiliare della Provincia di Pordenone in occasione degli eventi ufficiali per la Giornata della Memoria organizzati dalla Provincia stessa in collaborazione con l'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (ANED).

Bolzonello ha evidenziato il pericolo per tutti che "gli stili di vita di oggi e la nostra incapacità di staccare la spina dalla quotidianità ci porti a vivere alcuni momenti importanti come il 27 gennaio in modo asettico, anziché in profondità". Per questo, "bisogna mantenere alto il livello della memoria".

Nella stessa Aula consiliare, dopo un'introduzione del prefetto di Pordenone Maria Rosaria Laganà, sono state consegnate medaglie ai congiunti di perseguitati del nazismo e deportati della Destra Tagliamento. Quattro le figure cui è andato il tributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri: Vittorio Simonetto, da Porcia, Pietro Castellarin, di San Giorgio della Richinvelda, Antonio Mian e Livio Mattei, quest'ultimo ancora vivente, da Meduno.

È stato quindi proiettato il documentario Le Casermette di via Molinari, famigerato luogo di torture e punto di smistamento pordenonese verso i campi di concentramento, sul quale gli studenti dell'Istituto Tecnico Statale per Geometri Sandro Pertini hanno realizzato una ricerca, che è stata illustrata alla platea della Sala consiliare.

Il progetto, che ha visto gli allievi della quinta approfondire la storia e la struttura delle Casermette in vista di una riqualificazione museale dello stabile, ha coinvolto anche un altro Istituto scolastico pordenonese, il Liceo scientifico Michelangelo Grigoletti, con ottimi riscontri, come ha segnalato Patrizia Del Col dell'ANED.

La Giornata della Memoria era iniziata in piazza Maestri del Lavoro con la deposizione di una corona al Monumento al Deportato e con una serie di interventi e testimonianze. Claudio Pedrotti, nelle vesti di presidente della Provincia, citando Primo Levi, ha ricordato che la memoria del male deve cambiare l'umanità e ha invitato a volgere lo sguardo sul Medio Oriente "perché lì è il nuovo nazismo".

Anat Hilia Levi, presidente dell'Associazione Italia-Israele, ha ammonito a non distinguere l'antisemitismo dall'avversione a Israele, perché oggi questa sarebbe la ripetizione di una persecuzione e di una discriminazione degli ebrei che proviene anche da parte della sinistra in tutto il mondo.

Nelle parole di Eliseo Moro, presidente provinciale dell'ANED e già deportato a Dachau, un accorato invito ai ragazzi di oggi a combattere l'indifferenza e il conformismo e a denunciare ogni singolo episodio di razzismo e di sopruso per difendere i valori frutto della Liberazione dal nazismo.

L'assessore comunale all'Istruzione del Comune di Pordenone Ines Flavia Rubino ha indugiato su un ricordo familiare, ricordando le lacrime di suo padre ferroviere cui era impedito di dare da bere alle donne e ai bambini rinchiusi nei treni che da Gorizia partivano per i campi di sterminio.

Agli eventi pordenonesi erano presenti autorità civili, tra cui numerosi sindaci e la consigliera regionale Chiara Da Giau, autorità militari e associazioni combattentistiche e partigiane, i cui labari sono sfilati nel corteo che da piazza Maestri del Lavoro si è concluso nella sede della Provincia, con una sosta nel cortile dove una lapide ricorda la Giornata della Memoria.

L'evento conclusivo delle celebrazioni ufficiali pordenonesi è affidato al teatro, con la rappresentazione, dalle 18.00 e nella stessa Aula consiliare della Provincia, de Le Filosofe delle Memoria a cura dell'Associazione teatrale Le Muse Orfane.

ARC/PPH/EP