La Giunta Regionale


18.10.2016 17:21

AMBIENTE: VITO, REGIONE FVG MAI COSÌ ATTIVA SU DEPURAZIONE ACQUE

Trieste, 18 ottobre - "L'Amministrazione regionale - afferma l'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito - non è mai stata così fortemente determinata a fronteggiare le procedure d'infrazione comunitaria sulla depurazione delle acque. Ci siamo attivati per reperire oltre 95 milioni di euro per le tre vicende che investono il nostro territorio e per le quali l'Unione Europea ha avviato le procedure di infrazione".

"I 66 milioni di euro di sanzione per tali procedure - aggiunge Vito - corrispondono a un importo frutto di un'ipotetica proiezione, realizzata dalla Struttura di Missione contro il Dissesto idrogeologico e per lo Sviluppo delle Infrastrutture idriche di Roma, che richiama lo scenario più pessimista. Stiamo lavorando proprio per scongiurare questo pericolo".

"La direzione centrale Ambiente della Regione - evidenzia l'assessore - ha ricevuto questa gravosa eredità da sanare con condanne già decise nella passata legislatura. A oggi, come più volte ricordato, manca ancora il procedimento per arrivare alla quantificazione delle sanzioni. I 66 milioni di euro non sono stati infatti comminati né al Friuli Venezia Giulia né, da quanto ci risulta, il resto d'Italia ha ricevuto tali comunicazioni. Al momento non dovremo quindi pagare alcunché".

"Il problema c'è - spiega Vito - ma abbiamo stipulato gli accordi di programma per garantire risorse economiche e abbiamo programmato gli investimenti per affrontare la questione, consapevoli della difficoltà di far fronte a situazioni problematiche che si trascinano da anni". "L'investimento maggiore, del valore di 52,5 milioni di euro, riguarda - illustra ancora l'assessore regionale all'Ambiente - la realizzazione del nuovo depuratore di Servola, a Trieste, grazie all'Accordo di Programma tra la Regione, il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e il Ministero dell'Ambiente".

"L'entrata in funzione del nuovo impianto - sottolinea Vito - permetterà di superare la procedura d'infrazione comunitaria più datata riguardante il Friuli Venezia Giulia ed entro la fine di agosto 2017 saranno definitivamente risolte le questioni per cui anche l'area che comprende Trieste, San Dorligo e Muggia è stata citata per inadempienze nei confronti della Direttiva comunitaria sul trattamento dei reflui. La graduale messa in funzione del depuratore - assicura Vito - è prevista entro l'estate del prossimo anno".

Per quel che riguarda la parte di territorio regionale afferente ai comuni di Cervignano, San Giorgio e Carlino, nell'ottobre del 2014 è stato sottoscritto un Accordo di Programma quadro con lo Stato che prevede i finanziamenti per il superamento delle criticità relative alla raccolta dei reflui fognari. Al fine di accelerare la realizzazione delle relative opere, è stato nominato un commissario straordinario e alcuni progetti sono in fase di attuazione.

Con il medesimo Accordo si è provveduto a finanziare opere di raccolta e potenziamento della depurazione, in particolare per quel che riguarda il bacino relativo all'area sensibile dell'Adriatico Settentrionale, riferite ad agglomerati quali Rivignano, Pordenone, Porcia, Cordenons, Roveredo in Piano e Grado. L'ammontare di questo investimento è di quasi 25,5 milioni.

Altra questione, sempre relativa al mancato trattamento supplementare dei reflui che scaricano nell'Adriatico Settentrionale, riguarda l'Ambito Orientale Goriziano. "Per far fronte alle altre criticità oggetto di interesse da parte dell'Unione Europea - precisa l'assessore - è stato firmato l'anno scorso un Accordo di Programma per contribuire, con oltre 18 milioni di euro, al potenziamento dell'impianto di depurazione di Staranzano che servirà la provincia di Gorizia".

"Tutti gli interventi - conclude Vito - sono seguiti con grande scrupolo dalla direzione centrale Ambiente della Regione al fine di monitorare il rispetto dei cronoprogrammi e di favorire l'avvio dei lavori".

ARC/COM/fc