La Giunta Regionale


30.10.2015 11:23

INTERREG-MED: VITO, OK BANDI ECOSISTEMA MARE ED EDIFICI CONSUMO ZERO

Trieste, 30 ott - Via libera dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia alla partecipazione della direzione centrale Ambiente ed Energia, quale partner associato, a due distinti Bandi del Programma di Cooperazione transnazionale Interreg V-B Mediterraneo (INTERREG-MED). La deliberazione è stata proposta dall'assessore competente Sara Vito.

Si tratta rispettivamente della proposta progettuale MIMMA (Monitoring and Impact of Microplastic in Mediterranean Areas) che vede capofila l'Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste, e di Pure Zero (Promoting in Public buildings solutions based on local Renewable Energy sources leading to nearly Zero energy buildings), con capofila AREA Science Park di Trieste.

Entrambi i progetti prevedono un ampio partenariato anche internazionale, richiesto nei Bandi, e sono sostenuti dalla Regione senza costi in quanto coperti per l'85 per cento dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e per il restante 15 per cento da risorse statali a carico del Fondo di rotazione previsto dalla legge 183 del 1987.

Il progetto MIMMA s'inserisce nell'Asse 3 del Programma Interreg V-B Mediterraneo (Protezione delle risorse naturali e culturali del Mediterraneo), vale 3 milioni di euro e verte su un argomento particolarmente rilevante per la salute del mare: i frammenti di plastica, di grandezza inferiore ai 5 millimetri, che sostano nelle acque. Le particelle si disperdono nel mare per effetto dell'azione meccanica esercitata dal vento e dalle correnti sui rifiuti di plastica più grandi e rappresentano una minaccia potenziale per la biodiversità del Mediterraneo. Il progetto mira ad acquisire nuove conoscenze sul fenomeno attraverso il monitoraggio, lo studio e l'avvio di reti di collaborazioni preliminari a interventi di pulizia.

Al capofila OGS si uniscono 11 partner, tra i quali la Riserva marina di Miramare (del WWF). Altri due partner sono italiani (l'Università di Siena e il Parco nazionale Arcipelago Toscano), mentre gli altri sono internazionali: l'Istituto nazionale di Biologia (Slovenia), l'Università di Croazia, per la Grecia il Parco nazionale marino di Zacinto e il Centro ellenico per la Ricerca sul Mare, per la Francia il Parco nazionale di Port-Cros e l'Osservatorio oceanografico di Villefranche-sur-mer e, per la Spagna, il Parco nazionale di Cabrera e l'Istituto spagnolo di Oceanografia. A questi partner si associano, accanto alla Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Toscana, l'Istituto della Repubblica di Slovenia per la Conservazione della Natura e il Network MedPAN che raccoglie i gestori delle aree protette del Mediterraneo.

La proposta progettuale Pure Zero per la promozione negli edifici pubblici di soluzioni basate sulle fonti locali di energia rinnovabile tendenti a consumo zero vale invece 2,5 milioni di euro. Pure Zero si collega all'Asse 2 del Programma INTERREG-MED (Promozione di strategie a bassa emissione di carbonio e dell'efficienza energetica. Competitività delle piccole e medie imprese) e punta allo scambio di buone prassi nella gestione energetica degli edifici pubblici e in particolare al rafforzamento delle competenze degli amministratori pubblici in modo che possano ottimizzare piani e metodi di gestione. L'obiettivo finale è ottenere una riduzione del consumo energetico degli edifici pubblici. Nel caso di Trieste, l'approfondimento tecnologico è di particolare interesse perché riguarderà l'utilizzo dell'acqua di mare come fonte di energia rinnovabile per il riscaldamento degli edifici sulle Rive.

La capofila AREA Science Park ha come partner università, agenzie regionali per l'energia e amministrazioni locali di cinque Paesi del Mediterraneo. Per l'Italia, l'Università di Trieste e il Comune di Trieste; per la Croazia, l'Università di Rijeka e l'Agenzia regionale per l'Energia del Quarnero (REAK); per la Slovenia, il GoLEA (Goriska Local Energy Agency) e l'Istituto Jozef Stefan; per la Spagna, l'Istituto Andaluso di Tecnologia (IAT) e l'Università di Valencia; per la Bosnia ed Erzegovina, l'Università di Banja Luka e il Comune di Banja Luka.

ARC/PPH