La Giunta Regionale


06.10.2014 14:10

AGRICOLTURA: BOLZONELLO, RICONOSCIMENTO DELLE FATTORIE DIDATTICHE E SOCIALI

Trieste, 6 ott - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, ha approvato in via preliminare lo schema di Regolamento che reca i requisiti e le modalità per il Riconoscimento della qualifica di fattoria didattica e di fattoria sociale, e in particolare le disposizioni, in materia di contributi assegnati dalle Province, per il trasporto collettivo di scolari e studenti nelle fattorie didattiche e per le attività delle fattorie sociali.

Tale Regolamento è stato infatti stilato per ottemperare alle modifiche normative intervenute a seguito dell'entrata in vigore della legge regionale 15/2014, che ha apportato variazioni sostanziali all'articolo 23 della legge regionale 18 del 2004. Tale articolato prevede infatti che i beneficiari dei contributi assegnati dalle Province, per sostenere le spese di attività organizzate e svolte nelle fattorie sociali, non siano più i soggetti che presentano forme di fragilità o di svantaggio psicofisico o sociale, bensì gli enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni, i soggetti gestori dei servizi, nonché le Aziende per i Servizi Sanitari.

FATTORIA DIDATTICA
Le modifiche al Regolamento mirano infatti a soddisfare le necessità di semplificazione e operative emerse nell'applicazione del precedente testo, e nel contempo intendono distinguere, per facilitarne l'applicazione, tutte le procedure e gli adempimenti ai quali sono tenute le fattorie didattiche e le fattorie sociali. Per ottenere il riconoscimento della qualifica di fattoria didattica, l'azienda agricola dovrà dimostrare l'avvenuta partecipazione dell'imprenditore titolare, di un socio, o di un coadiuvante familiare, ovvero di un dipendente, all'apposito corso di formazione, organizzato, o riconosciuto, dall'ERSA. Dovrà inoltre adottare le misure di sicurezza idonee a garantire ai visitatori l'incolumità e il primo soccorso.

L'ERSA potrà eseguire ispezioni, finalizzate alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari all'iscrizione e al mantenimento dell'iscrizione dell'azienda nell'apposito elenco. All'interno della fattoria didattica dovrà essere garantita la massima protezione ai visitatori, qualora, in concomitanza con le visite, vi avvengano operazioni colturali, la gestione del bestiame, e lavorazioni inerenti l'attività aziendale. Le domande per il riconoscimento della qualifica di fattoria didattica devono essere presentate all'ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale). Sarà l'ERSA a tenere, e a rendere pubblico, l'elenco regionale delle fattorie didattiche. A fronte delle spese per il trasporto collettivo di scolari e studenti nelle fattorie didattiche, le Province assegneranno contributi fino all'80 per cento delle spese ammissibili, a favore dei Comuni e delle scuole di ogni ordine e grado.

FATTORIA SOCIALE
Sono invece considerate fattorie sociali le aziende agricole che, attraverso l'offerta di servizi educativi, culturali, sociali, di supporto alle famiglie e alle istituzioni, per l'inclusione sociale o socio-lavorativa, estendono i loro servizi alle fasce della popolazione che presentano forme di disagio sociale. Le procedure per il riconoscimento, e di controllo dell'osservanza dei requisiti, sono analoghe a quelle richieste alle fattorie didattiche. Le fattorie sociali dovranno essere dotate di strutture e attrezzature finalizzate allo svolgimento dell'attività di inclusione sociale e socio-lavorativa, che si attua attraverso l'elaborazione di progetti di inclusione mirata alla formazione, abilitazione, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Progetti che si attuano anche mediante attività di coltivazione agricola aziendale, o tramite l'impiego di animali, conformemente a quanto previsto dalle norme in materia di 'pet-therapy'. Alle aziende che esercitano l'attività di pesca o di acquacoltura si applicano le medesime disposizioni previste per le aziende agricole.

ARC/CM