La Giunta Regionale


10.10.2013 

ATTIVITÀ PRODUTTIVE: BOLZONELLO, NON CEDEREMO SULL'IDEAL STANDARD

Udine, 10 ott - Riconoscono alla Regione d'avere messo assieme un mix molto concreto e positivo di azioni e proposte, ma sottolineano anche l'irresponsabilità della proprietà di Ideal Standard, che di tali proposte non mostra di tener conto. Questa la posizione dell'intero sistema regionale delle organizzazioni sindacali, presente questa mattina, assieme ai vertici di Confindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti e Paolo Candotti, ed al sindaco di Zoppola Francesca Papais, ad una riunione convocata nel palazzo della Regione di Udine dal vicepresidente ed assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Un tavolo servito sia a fare il punto della situazione che a gettare le basi di un importante gioco di squadra in seguito alle dichiarazioni di Agrusti ("esistono margini per raggiungere un risultato, dato che al momento si registra solo l'impegno del Friuli Venezia Giulia") ed all'affiancamento della Regione da parte di Confindustria Pordenone, ma anche alla disponibilità dei sindacati di attivare, sul problema, le segreterie nazionali. Bolzonello, analizzando i risultati del colloquio avuto con la proprietà di Ideal Standard lo scorso martedì assieme alla presidente della Regione Debora Serracchiani, ha ribadito con forza la volontà della Regione di portare avanti l'impegno per la salvaguardia dell'impianto di Orcenico (posizione già ben definita peraltro dalla stessa presidente nel colloquio di martedì), ed ha ricordato il pacchetto di interventi messi a disposizione dalla Regione, nonché la possibilità di ridurre notevolmente i costi energetici tramite l'acquisto collettivo del Consorzio Energia di Pordenone. "Una cifra tale - ha osservato l'assessore - da ridurre in modo significativo il delta negativo denunciato da Ideal Standard a livello nazionale e riferito quindi anche agli stabilimenti in provincia di Belluno e Frosinone, senza tener conto dei benefici che potrebbero derivare dalla manovra di riduzione del cuneo fiscale a tutto il sistema produttivo nazionale". Bolzonello ha quindi ricordato che tali interventi sono stati definiti nell'ambito delle politiche industriali portate avanti dall'Amministrazione regionale e non in forza della specialità del Friuli Venezia Giulia ed ha confermato che è stata già richiesta al Ministero dello Sviluppo economico la riapertura, in tempi brevissimi, del Tavolo di crisi nazionale per Ideal Standard. I sindacati hanno chiesto di inviare la proposta contenente il pacchetto di interventi regionali al board europeo dell'Azienda ed al Ministero, per una definizione più ampia delle posizioni di Ideal Standard in rapporto agli impegni assunti dalla Regione. In questo quadro si inserisce infine una presa di posizione a tutela del tessuto produttivo regionale e del territorio nel suo complesso "che potrebbe rappresentare - ha osservato Bolzonello - una svolta nella gestione della crisi del manifatturiero in regione e cioè la ferma volontà di far comprendere ad Ideal Standard e non solo, che la dismissione di un'impresa in Friuli Venezia Giulia non sarà più indolore". "Chi investe nella nostra regione può contare su grandi benefici messi a disposizione dai molti strumenti di agevolazione (riduzione dell'IRAP, FRIE, FRIULIA, Mediocredito, sostegno alla ricerca ed altro), ma dobbiamo tutelare i nostri cittadini ed il nostro ambiente imponendo il ripristino delle aree occupate" ha concluso Bolzonello, spiegando che, d'ora in poi, chi deciderà di dismettere un'azienda dovrà mettere in conto anche i costi di un'eventuale bonifica. ARC/LVZ