La Giunta Regionale


07.11.2017 16:20

Ambiente/Energia: Vito, nuovo ddl soddisfa urgenze territorio

Trieste, 7 novembre - La Giunta regionale, approvando il disegno di legge in materia di Ambiente ed Energia (disposizioni urgenti contenute in 11 articoli) proposto dall'assessore competente, Sara Vito, risponde a specifiche esigenze emerse in sede di prima applicazione di nuovi regimi molto complessi che governano materie quali la difesa del suolo, l'utilizzazione delle acque e le attività estrattive, oltre a integrare l'ordinamento regionale di settore inserendovi disposizioni suggerite dalla necessità di colmare, nell'attesa della riforma complessiva, le lacune rilevate in sede di quotidiana applicazione delle norme interessate, in particolare della legge regionale sull'Energia e di alcune linee contributive.

"Questa legge di manutenzione - commenta Vito - mette a frutto l'esperienza di altre riforme ambientali importanti, prima fra tutte quella della difesa del suolo ma anche delle attività estrattive. Abbiamo pertanto individuato alcuni emendamenti per migliorare l'efficacia dei provvedimenti legislativi precedentemente assunti".

Tra le modifiche apportate, la definizione di dissesto idrogeologico che ora comprende anche i dissesti idraulico, geologico e valanghivo, una più specifica classificazione dei corsi d'acqua, la nuova definizione di catasto regionale degli eventi di dissesto idrogeologico, l'aggiunta delle opere di difesa da frane nella progettazione interventi a cura della Regione, l'inserimento delle variazioni dello stato chimico, oltre a quello ecologico, tra gli aggiornamenti del piano regionale di tutela delle acque, un'ulteriore funzione ai consorzi di bonifica che saranno delegati ai rilevamenti in tempo differito dei parametri idrologici, nuove misure da porre in essere in caso di deficit idrico che prevedono l'emanazione di un decreto del presidente della Regione che dichiara lo stato di sofferenza e individua le riduzioni temporanee del deflusso minimo vitale, l'omologazione alla stessa disciplina dell'utilizzazione di acque sotterranee ad uso domestico, commerciale e produttive, la nuova valutazione delle istanze di concessione di derivazione d'acqua dichiarate concorrenti, le norme transitorio per gli interventi di manutenzione degli alvei dei corsi d'acqua e l'adeguamento delle modalità di presentazione delle domande per attività estrattive.

Inoltre, efficientati i canali contributivi, rifissato il termine entro il quale i Comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti avrebbero dovuto dotarsi di almeno una colonnina di pubblica ricarica per auto elettriche, inserito l'obbligo di sottoscrivere digitalmente gli attestati di prestazione energetica degli edifici, fissato il termine di due anni dall'entrata in vigore del presente ddl per la presentazione di programmi di adeguamento o chiusura degli impianti di distribuzione carburanti inidonei, rinviata al 1 gennaio 2019 la diminuzione del 50 per cento dei contributi per l'acquisto di benzina e gasolio per gli autoveicoli privati Euro 4 o inferiori e, infine, autorizzata la sanatoria che consente ai Comuni di concedere l'attingimento di acque superficiali a mezzo di dispositivi fissi.

ARC/COM/fc