La Giunta Regionale


16.02.2017 18:56

Friuli Future Forum: Bolzonello, politiche per le nuove generazioni

Udine, 16 febbraio - "Viviamo all'interno di un nuovo paradigma in cui servono politiche per le nuove generazioni; è necessario avere la capacità di portare i giovani all'interno delle politiche complessive". È stata questa una delle riflessioni del vicepresidente e assessore alle Attività produttive della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, in dialogo, nella terza giornata di Friuli Future Forum, con Omar Monestier direttore del Messaggero Veneto, Riccardo Riccardi consigliere regionale e Sergio Arzeni presidente dell'INSM, la rete internazionale per le Piccole e Medie Imprese (PMI).

Il confronto che si è tenuto a Udine, nella sala Valduga della Camera di Commercio, ha avuto come tema Ripartire: nuove agende del futuro in cui Bolzonello ha rilevato le difficoltà di un Paese che viaggia su due livelli in cui è necessario ripensare al modello di società, rivedere le politiche legate all'economia, alla conoscenza, al sociale mettendo al centro le nuove generazioni. "Siamo disconnessi rispetto a un mondo che vive su due velocità diverse e su due livelli molto lontani - ha spiegato -: quello dei ragazzi e quello degli adulti. Questo dislivello c'è sempre stato - ha aggiunto - ma oggi ci sono due visioni del mondo distanti perché la velocità nel cambio dei modelli sociali è avvenuta in modo così repentino, negli ultimi dieci anni, che questa differenza si è ampliata a dismisura".

Altre tematiche su cui si è soffermato Bolzonello hanno riguardato la meritocrazia "tema ancora irrisolto", ha indicato, e la Specialità di cui il vicepresidente si è detto convinto, sebbene il tema delle Regioni a statuto speciale sia sotto i riflettori e non particolarmente amato: "c'è un sistema Paese che non apprezza il sistema delle Regioni autonome - ha osservato -; noi siamo convinti di essere speciali, riteniamo che nel tempo questo territorio sia riuscito a creare le condizioni per poter mantenere la Specialità".

Sull'idea di futuro, Bolzonello ha ricordato i suoi obiettivi: "la direzione su cui sto lavorando, e che vorrei concludere, è riuscire a realizzare compiutamente il sistema scuola-lavoro oltre che riformare il sistema dei Parchi scientifici" che, come ha spiegato Bolzonello, devono accompagnare le imprese sia con servizi sia con la capacità di interloquire con il mondo della ricerca applicata e universitario. Accanto a questi aspetti, il vicepresidente ha indicato il sistema delle start up e più in generale gli strumenti di politica economica regionale, come elementi in grado di agevolare l'ingresso dei giovani nel sistema lavorativo.

Il vicepresidente ha rilevato, inoltre, la necessità di guardare all'attuale cambio di paradigma senza più rapportarsi ai dati del 2007 perché "le regole, i modelli, non sono più gli stessi. Siamo all'interno di un cambio di paradigma molto forte - ha chiarito - che deve essere affrontato in un modo diverso, per il quale è necessario modificare tutti i ragionamenti perché i temi della competitività, della produttività restano validi ma rientrano in un sistema che non è più quello del passato. In questo nuovo paradigma bisogna includere le nuove generazioni attraverso politiche dedicate".

Sui giovani si è espresso anche Arzeni rimarcando come "un Paese che non riesce a trattenere i suoi talenti non riesce neanche ad attrarre i talenti degli altri Paesi. Nell'economia della conoscenza se non si riesce a coltivare i talenti si è spacciati". Il futuro, secondo Arzeni, è nei giovani "nel dare speranza e opportunità e nel creare le condizioni affinché possano restare in Italia e contribuire a creare sviluppo".

Riccardi ha evidenziato nella disuguaglianza sociale, che deve essere colmata, uno dei primi problemi di questo Paese: "chi sta meglio sta ancora meglio e chi sta peggio sta ancora peggio" ha detto. Una questione che il Paese, secondo Riccardi, deve recuperare per dare speranza alle nuove generazioni.

ARC/LP/EP