La Giunta Regionale


31.03.2015 15:12

PARTECIPATE: SERRACCHIANI E PERONI, PROSEGUE L'OPERA DI RAZIONALIZZAZIONE

Il Piano presentato dalla Regione "comporta un risparmio complessivo sulle sole partecipazioni dirette pari ad oltre 2,7 milioni di euro" hanno osservato la presidente e l'assessore regionale alle Finanze.

Udine, 31 mar - Se altre Regioni "probabilmente chiederanno al Governo nazionale una proroga" a quanto previsto dalla legge di stabilità, rispetto alla data limite di domani 31 marzo, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha invece già consegnato la scorsa settimana alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti del FVG il Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali.

Ciò a confermare e ribadire l'impegno della Giunta regionale al proseguimento di quell'opera di "razionalizzazione, semplificazione e taglio dei costi iniziato sin dal nostro insediamento", ha osservato la stessa Serracchiani che, oggi a Udine, con l'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, ha illustrato i contenuti e gli indirizzi di un Piano "che comporta nel triennio - hanno indicato - un risparmio complessivo sulle sole partecipazioni dirette pari ad oltre 2,7 milioni di euro".

La Giunta regionale ha infatti approvato, nei giorni scorsi, su proposta dell'assessore Peroni, il testo di questo Documento che si compone di una prima parte illustrativa del sistema di partecipazioni - dirette e indirette - della Regione e delle relative misure di razionalizzazione, nonché di una seconda parte costituita dalla Relazione tecnico-finanziaria, ove sono esposti i risparmi globali che da tali misure si attendono.

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioni dirette della Regione (14 società e tre soggetti di natura giuridica diversa) indica i procedimenti già avviati per la messa in liquidazione di Agemont S.p.A., Ares S.r.l., Gestione Immobili FVG S.p.A. e Fiera Trieste S.p.A., accanto alla dismissione delle quote in Finanziaria MC S.p.A., Legno Servizi Società cooperativa e Banca Popolare Etica Società cooperativa.

Ma l'attività della Regione, iniziata dunque con un'azione sulle partecipazioni dirette, ora andrà a toccare anche il sistema delle partecipazioni indirette (47), sulle quali la Regione non ha potestà giuridica immediata, è stato ricordato, con la prescrizione agli organi sociali delle società capofila di calare gli stessi criteri adottati dalla Regione sulle proprie partecipate: "per cui - ha dichiarato Peroni - ci attendiamo entro il 31 marzo 2016 risultati molto significativi e risparmi ben più ampi".

In questo percorso "di indirizzi puntuali e precisi, il segnale che diamo è inconfondibile, ineludibile, chiaro e trasparente - ha affermato Serracchiani - per cui non ci sono più alibi". Comunque, è stato aggiunto, si tratta soprattutto di un lavoro di razionalizzazione, "più che di pulizia", che poco ha a che vedere con l'eliminazione di "carrozzoni o scatole vuote, di bonifiche del marcio", ha aggiunto la presidente, considerato anche che nella mappa complessiva delle partecipazioni dirette e indirette il 48 per cento di queste società presentano un bilancio in attivo e l'8 per cento ha chiuso in pareggio l'ultimo bilancio.

In merito a Mediocredito FVG, poi, Serracchiani e Peroni hanno voluto precisare che c'è il massimo impegno della Regione per il rilancio della Banca come asset strategico della Regione: "stiamo lavorando in termini di nuove alleanze, ribadendo la massima fiducia nell'attuale governance dell'Istituto".

E dunque questo Piano non incide sulle determinazioni della Regione in merito a Mediocredito; viceversa "incide dal punto di vista della compagine societaria della Banca, perché porterà verosimilmente ad una presenza diretta della stessa Regione con la propria quota di maggioranza, che sfiora il 55 per cento", ha indicato l'assessore alle Finanze.

La redazione del Piano di razionalizzazione è un adempimento imposto dalla legge di stabilità 2015, ai sensi della quale le Regioni, al pari degli altri enti territoriali, adottano una serie di misure dirette a ridurre, secondo i criteri dettati dal legislatore, le proprie partecipazioni - dirette e indirette - non strategiche e, più in generale, a operare un contenimento dei costi della governance delle singole società.

La stessa legge di stabilità prevede che il documento sia trasmesso alla competente Sezione di Controllo della Corte dei Conti, la quale ne monitora l'attuazione, valutandone i risultati allo scadere del termine di legge (31 marzo 2016).

Il Piano adottato dalla Giunta Serracchiani si articola in tre parti essenziali:
- una prima nella quale si forniscono molteplici informazioni di ordine economico e organizzativo, relativamente alle 17 partecipate dirette e alle 47 partecipate indirette della Regione;
- una seconda in cui sono enunciati i criteri applicati alla materia, distinti tra criteri orientati alla riduzione delle partecipazioni societarie e criteri volti al contenimento del costo degli organi sociali;
- una terza nella quale, applicando singolarmente i criteri alle distinte società, si giunge a una tabella riassuntiva dei vari interventi.

"Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali - ha osservato l'assessore Peroni - è frutto di un percorso di analisi e di elaborazione strategica avviato dall'Esecutivo regionale sin dal suo insediamento: basti ricordare le molteplici azioni di contenimento dei costi degli amministratori e le numerose procedure di liquidazione avviate, per diverse società, ben prima del varo della legge di stabilità".

"Questo ci ha consentito di arrivare al traguardo della consegna alla Corte dei Conti addirittura in anticipo sul termine di legge e, probabilmente, primi tra le Regioni italiane. Non meno significativo, peraltro, è che il Piano in esame si presenta come applicazione ragionata e trasparente di una complessa trama di criteri, normativi e giurisprudenziali, frutto di una progressiva stratificazione nel tempo. Un'operazione ricostruttiva - quella posta in essere - tutt'altro che semplice e, d'altro canto, assolutamente cruciale per addivenire a indirizzi non improvvisati, ma debitamente ponderati".

"Non occorre ricordare, infatti, che la materia della partecipazioni è componente del più ampio ambito del patrimonio pubblico: ambito nel quale le scelte di chi amministra devono poter uniformarsi alla più consapevole tutela dell'interesse collettivo, che qui si identifica con quello dei cittadini-contribuenti", ha concluso Peroni.

ARC/RM

 
a margine della conferenza stampa di presentazione del "Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali", rilasciate a Udine il 31 marzo 2015
a margine della conferenza stampa di presentazione del "Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali", rilasciate a Udine il 31 marzo 2015