Gorizia, 11 mar - Con la sottoscrizione, avvenuta oggi a Gorizia del relativo Verbale di consegna, è stata trasferita la seconda tranche dei locali nell'edificio Trgovski Dom, sito in Corso Verdi a Gorizia, dall'Agenzia del Demanio del Friuli Venezia Giulia alla Regione che li ha assegnati in uso gratuito alla Biblioteca Nazionale Slovena.
Il documento, firmato dall'assessore regionale al Patrimonio Francesco Peroni e dalla presidente della Biblioteca della comunità slovena (Narodna in Studijska knjiznica-NSK) Martina Strain, permetterà lo sviluppo dell'attività della biblioteca, alla quale è stata assegnata nel 2014 nel palazzo, progettato nel 1903 da Max Fabiani, la prima parte dei locali.
Il passaggio oggi siglato è previsto dalla legge numero 38 del 2001 (cosiddetta "di tutela"), nello specifico dall'articolo 19 della stessa, che prevede come nell'edificio trovino sede associazioni culturali e scientifiche sia di lingua slovena che italiana. Mentre la proprietà dell'edificio rimane dello Stato, la Biblioteca avrà in gestione spazi per complessivi circa 600 metri quadrati. "Ci siamo impegnati molto concretamente - ha commentato l'assessore Peroni - per la consegna di questa porzione dell'edificio, che consentirà l'allargamento e la fruibilità della biblioteca".
Prima della firma del documento, l'assessore ha visitato i locali dello storico palazzo che era stato, fino all'avvento del Fascismo, di rilevante importanza economica, culturale e sociale per la comunità slovena e goriziana. Il presidente del SKGZ (Unione culturale economica slovena) Livio Semolic e la direttrice della NSK Luisa Gergolet hanno illustrato all'esponente dell'Esecutivo regionale lo sviluppo delle varie funzioni del Trgovski Dom e la vita dell'architetto Fabiani.
"La Regione ha intenzione di accompagnare con un finanziamento - ha spiegato l'assessore Peroni - l'avvio di recupero di questa nuova porzione dell'edificio, che dovrà integrarsi con i locali che abbiamo consegnato l'anno scorso e rendere quindi effettivamente efficiente la Biblioteca che necessita per la sua attività di ambienti riqualificati".
"Oltre a questo importante aspetto funzionale, la riqualificazione permetterà anche di mettere in collegamento idealmente la Biblioteca Nazionale Slovena con la contigua Biblioteca Civica e creare quindi un grande polo bibliotecario tra le due comunità così com'è nello spirito della legge 38 del 2001, che ha previsto la restituzione dell'immobile alla comunità slovena", ha aggiunto Peroni.
"Vorrei che i lavori di riqualificazione dell'edificio avvenissero in tempi brevi", ha sottolineato l'assessore Peroni. L'Amministrazione regionale attende di ricevere uno studio d'analisi dello stato attuale e dei futuri obiettivi funzionali dei locali oggi consegnati. "Per fortuna non abbiamo condizioni di partenza dell'immobile così compromesse, quindi confido che saremo in grado di accompagnare il processo con rapidità", ha affermato l'assessore a conclusione della visita.
ARC/MCH
