La Giunta Regionale


03.07.2015 16:37

ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI COMUNITARI: BOLZONELLO E PERONI, NESSUN RITARDO

Trieste, 03 lug - "La Regione Friuli Venezia Giulia non è in ritardo nell'attuazione dei programmi comunitari, né per quanto riguarda il Piano di Azione Coesione (PAC) e nemmeno sul Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), così come sul Programma Italia-Slovenia. Gli uffici delle varie direzioni regionali coinvolte non sono inadempienti e anzi hanno rispettato e stanno puntualmente osservando tutti i termini di utilizzo e le scadenze".

Lo afferma il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello in merito a quanto sostenuto dal Consigliere regionale Rodolfo Ziberna.

In particolare per quanto riguarda il PAC, Bolzonello ricorda che "a partire da dicembre 2011 il Governo, in stretto rapporto sia con la Commissione Europea che con le Amministrazioni titolari dei POR 2007-2013, ha attuato una significativa riprogrammazione delle risorse comunitarie e delle risorse di cofinanziamento nazionale per accelerarne l'attuazione, rafforzare l'efficacia degli interventi e avviare nuove azioni, anticipando tematiche che diverranno rilevanti nella Programmazione 2014-2020".

"Dopo una complessa negoziazione, il PAC del Friuli Venezia Giulia è divenuto operativo nel maggio 2014 per un importo complessivo di oltre 67 milioni di euro. Ciò ha permesso, tra l'altro, la messa in sicurezza di alcuni interventi strategici, inizialmente finanziati all'interno del POR FESR 2007-2013, i cui termini di conclusione non risultavano più coerenti con le rigide tempistiche imposte dalla Commissione Europea. Questa riprogrammazione di risorse ha permesso al Programma FESR 2007-2013 di rispettare i target di spesa imposti a livello comunitario, garantendo la realizzazione complessiva degli interventi e finanziando, inoltre, nuove iniziative".

"Il Piano approvato prevedeva dei cronogrammi di impegno delle risorse, ripartite dal 2014 al 2019, alle cui scadenze il Friuli Venezia Giulia ha adempiuto secondo le previsioni", assicura Bolzonello.

In questo contesto, tuttavia, a fine 2014 il Governo, considerata la perdurante crisi economica e sociale del Paese, ha operato la scelta di destinare, attraverso la legge di Stabilità 2015, una parte delle risorse del PAC, non ancora impegnate entro il 2014, alle misure di decontribuzione per favorire l'occupazione stabile dei lavoratori.

È una decisione che, se attuata, comporterebbe per tutte le Amministrazioni interessate un taglio tra il 2015 e il 2018 di 3,5 miliardi di euro. Taglio che per il Friuli Venezia Giulia nel solo 2015 sarebbe pari a 15 milioni di euro. "Non abbiamo condiviso questa decisione del Governo proprio perché stiamo rispettando pienamente i termini di utilizzo concordati. Di conseguenza - spiega il vicepresidente - al fine di tutelare le risorse assegnate ci siamo opposti ai criteri adottati per i tagli. E in ogni caso, in attesa di una risposta su questo fronte, stiamo anche predisponendo un piano di ricognizione di tutte le risorse regionali derivanti da economie realizzate nell'ambito del Programma FESR al fine di dare copertura, continuità e piena attuazione agli interventi previsti dal PAC".

Per quanto riguarda poi il POR FESR 2014-2020, "dopo un articolato e complesso negoziato, esso è stato ufficialmente trasmesso alla Commissione Europea e attende, a giorni, l'approvazione definitiva. L'Autorità di Gestione ha da tempo avviato la predisposizione degli strumenti necessari alla successiva attuazione al fine di dare pronto avvio alla fase realizzativa, non appena il Programma sarà ufficialmente approvato".

"Abbiamo puntualmente dato a tutti i consiglieri regionali queste informazioni già il 23 aprile scorso nelle audizioni della sessione europea, precisando che il nostro Programma ha superato l'esame di tutte le Direzioni generali della Commissione Europea e quindi, come detto, a breve attendiamo la definitiva approvazione". Dunque, conclude Bolzonello "anche il consigliere Ziberna aveva da tempo a disposizione tutti gli elementi che gli avrebbero evitato la fatica di un'interrogazione".

Infine sul Programma Italia-Slovenia 2014-2020 interviene l'assessore al Coordinamento e alla Programmazione delle Politiche economiche e comunitarie Francesco Peroni. "La riduzione dell'ammontare finanziario del Programma rispetto al precedente periodo di programmazione è dovuta esclusivamente alla riduzione dell'area geografica su cui esso incide", spiega, negando ritardi e perdita di risorse.

"Infatti - aggiunge Peroni - rispetto al corrispondente Programma 2007-2013, l'area geografica di riferimento del nuovo Programma non annovera più le aree della Regione Emilia-Romagna precedentemente incluse e neppure quelle della Regione Veneto, fatta eccezione per la sola la Provincia di Venezia, che vi rimane invece ricompresa".

"Tenuto conto di tale significativa riduzione dell'area geografica di riferimento, la dotazione finanziaria assegnata al Programma Italia-Slovenia 2014-2020 non può dunque dirsi ridimensionata". Per quanto riguarda il processo di costruzione del Programma, "a fine giugno è stato finalmente raggiunto l'Accordo completo tra la Repubblica di Slovenia, la Repubblica Italiana, la Regione Veneto e la Regione Friuli Venezia Giulia. La trasmissione del Programma alla Commissione Europea avverrà nelle prossime settimane. La Regione Friuli Venezia Giulia è già in condizione di trasmetterlo immediatamente: tuttavia, la Repubblica di Slovenia ha chiesto un'ulteriore dilazione dei tempi per il completamento di processi interni. Si confida che il partner sloveno riesca a contenere al minimo i tempi di tale iter".

ARC/PPD