La Giunta Regionale


13.11.2013 

OGM: BOLZONELLO, IL PARLAMENTO APPROVI LE NORME SANZIONATORIE

Trieste, 13 nov - "Nel rispetto dei ruoli, è necessario ribadire che il Parlamento deve approvare una norma che preveda anche un sistema sanzionatorio, perché non basta certo una norma in cui si stabilisce unicamente il divieto di coltivazione". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, al termine dell'audizione avvenuta oggi a Roma dei rappresentanti del CFR-Corpo Forestale Regionale del Friuli Venezia Giulia, di fronte alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sul tema delle coltivazioni di mais provenienti da sementi geneticamente modificate (OGM). Hanno partecipato all'audizione il vicedirettore centrale preposto all'area Risorse agricole e forestali Francesco Miniussi e il direttore di servizio del CFR Massimo Stroppa. I due dirigenti hanno presentato in Commissione un documento che riassume l'attività dell'Amministrazione regionale (direzione Risorse agricole, CFR, ERSA), a partire dal maggio di quest'anno, in relazione alla decisione di due imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia di seminare due campi a Mereto di Tomba (Udine) e Vivaro (Pordenone) con mais OGM.
Nella loro relazione introduttiva, e sulla base delle numerose domande poste dai componenti della Commissione Agricoltura della Camera, i due dirigenti hanno potuto chiarire e approfondire le strategie della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di OGM. La Regione si propone di predisporre misure molto puntuali, in modo da salvaguardare completamente le produzioni convenzionali, biologiche e locali da qualsiasi contaminazione. Nel predisporre queste misure, la Regione intende utilizzare gli strumenti effettivamente percorribili, nel pieno rispetto quindi della normativa dell'Unione europea. L'elaborazione di queste misure di salvaguardia è in fase avanzata, tanto che già nelle prossime settimane potrà essere avviato un confronto con tutti i soggetti interessati. Nel rispondere alle domande dei deputati, i due dirigenti hanno avuto modo di precisare che le indagini avviate sugli effetti delle coltivazioni OGM nei campi di Mereto di Tomba e Vivaro, hanno permesso di accertare segni di commistione solo su alcune file di mais dei terreni contermini. Sono perciò destituite di fondamento le notizie, circolate nelle ultime settimane, secondo le quali il 10 per cento del mais in regione sarebbe contaminato da OGM. ARC/PF