La Giunta Regionale


11.07.2013 

ECONOMIA: BOLZONELLO A PARTI SOCIALI, FVG DEVE TORNARE COMPETITIVO

Udine, 11 lug - Un tavolo irrituale ed al di fuori di ogni liturgia politica, capace però di focalizzare le urgenze del tessuto imprenditoriale e fornire proposte ed idee utili al suo rilancio ed alla sua competitività.
Così il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, ha definito il terzo ed ultimo incontro (dopo il primo con l'area pordenonese ed il secondo con quella isontina e giuliana) organizzato questa mattina a Udine sul futuro delle imprese friulane.
Un confronto che, ha osservato Bolzonello, ha evidenziato la centralità del manifatturiero in Friuli ai fini della crescita del Pil quale elemento trainante per tutta l'economia regionale ed è stato indetto "per cogliere le opportunità, condividere le strategie ed individuare le proposte e gli stimoli migliori da trasformare in azioni".
Con il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, al tavolo hanno partecipato i rappresentanti di Assindustria e Federazione PMI (rispettivamente il presidente, Adriano Luci, e il direttore, Lucia Piu) e quelli delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Unione Alto Friuli e Ugl.
Il quadro è stato delineato da Luci, che ha suggerito di agire con determinazione e far leva sui punti di forza per risollevare un sistema produttivo sfiancato dalla crisi a partire dal mondo dell'edilizia; da Piu, che ha ricordato la difficoltà delle imprese ad incassare i crediti maturati con le pubbliche amministrazioni ed evidenziato l'urgenza di avviare un percorso di affiancamento nell'inserimento sui mercati esteri anche di quelle edili; dalle forze sindacali, che hanno toccato i tasti dell'accesso al credito, dell'urgenza di nuovi investimenti, del ruolo svolto sino ad oggi da partecipate regionali come Finest e Friulia, della ricaduta sul territorio dell'attività dei Poli regionali di ricerca, dell'essenzialità del fattore tempo per salvare le aziende che rischiano di fallire con in mano pacchetti di commesse e del rischio di un aggravarsi della crisi sul piano sociale con la scadenza degli ammortizzatori sociali.
Tutti hanno sottolineato la pesante ingerenza di un patto di stabilità Stato-Regione che non tiene conto dello statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia, penalizzandone l'economia e trascurandone la virtuosità. Unanimità di pensiero anche sul fatto che la pubblica amministrazione non dev'essere zavorra per le imprese ma strumento di supporto ed affiancamento nella ricerca di nuovi mercati e nello sviluppo di reti e filiere che consentano di affrontarli con maggiori possibilità di successo.
Un processo che, ha rilevato Bolzonello, l'attuale Governo del Friuli Venezia Giulia ha avviato con la riorganizzazione della struttura regionale e che intende proseguire restituendo la sua funzione a Mediocredito ed un ruolo di merchandising a Friulia, ma anche facendo in modo che Finest recuperi bilateralità d'azione (non più solo accompagnamento delle nostre aziende all'estero ma anche viceversa).
Bolzonello ha richiamato l'attenzione sull'urgenza di arrivare ad un ragionamento di sistema che, confermata la centralità de manifatturiero punti anche su agroalimentare e turismo.
"Dobbiamo incoraggiare i nostri imprenditori a nuove scommesse", ha detto Bolzonello, riflettendo sulle potenzialità ancora forti dei Distretti del mobile (per Pordenone) e della sedia (per il Friuli), ma anche dell'industria degli elettrodomestici e della stessa edilizia investendo su filiere complete in ogni fase.
Un percorso possibile se fondato su nuove idee e strategie che la Regione intende sviluppare ed assecondare, ha detto Bolzonello, ma che ha anche ormai bisogno, ha osservato Luci, di tempistiche strette. ARC/LVZ
rilasciate a margine dell’incontro con i rappresentanti di Assindustria e Federazione PMI e le organizzazioni sindacali, a Udine l’11 luglio 2013