La Giunta Regionale


11.09.2015 20:40

TURISMO: BOLZONELLO, PUNTARE SU OFFERTE DAL GRANDE VALORE AGGIUNTO

Udine, 11 set - L'enoturismo, ma più in generale il cosiddetto turismo lento (il turismo slow), accanto a quello dedicato al golf, al cicloturismo, a quello che viene definito turismo dell'avventura, a quello, infine, dei borghi storici e dei castelli (legato sempre di più alle rievocazioni storiche): turismi sempre più ricchi, cioè dal grande valore aggiunto, che lasciano molti soldi sul territorio.

Sono questi filoni, queste nuove offerte turistiche di qualità e di positivo ritorno a cui il Friuli Venezia Giulia deve anche puntare oggi, ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello all'odierno dibattito di piazza Matteotti a Udine L'enogastronomia di qualità e il marketing territoriale, nell'ambito delle iniziative promosse a Friuli DOC, evento che pienamente rientra nelle strategie delle manifestazioni veramente attrattive per la nostra regione, ha confermato lo stesso Bolzonello.

Un turismo lento, come è stato sottolineato dal vicepresidente all'incontro con l'economista Francesco Marangon, dell'Università di Udine, e la presidente del Movimento Turismo del Vino, Elda Felluga, che per gran parte in Friuli Venezia Giulia si coniuga alla fascia collinare della regione e che ha fornito ottimi numeri al consuntivo turistico regionale dell'estate 2015.

Dati "molto buoni", ha indicato Bolzonello, che si agganciano comunque a quelli (più generali) dell'alberghiero del mare, della montagna (di "un grande recupero in agosto" ha parlato), delle città capoluogo, Trieste in particolare, nell'estate ancora in corso.

Resta peraltro il turismo slow una grande sfida che la Regione ha raccolto, ha aggiunto Bolzonello: e l'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia ha creduto veramente in questo settore, ha commentato Elda Felluga, ricordando come il vino ("l'etichetta") e l'enogastronomia siano ormai prodotti anche culturali in grado di far crescere il territorio.

Come indicato nel corso dell'incontro, infatti, un'indagine del 2014 ha segnalato come il turista cosiddetto classico dichiari di lasciare sul territorio una spesa media giornaliera pro capite tra gli 80,00 e gli 88,00 euro, mentre l'enoturista spende quasi 110,00 euro al giorno.

Un turista che però non guarda più solo all'offerta alberghiera ma si indirizza molto all'agriturismo e all'appartamento: un settore nel quale il Friuli Venezia Giulia deve decisamente crescere, ha confermato il vicepresidente della Regione, puntando tra l'altro sull'esigenza di dare una Classificazione di qualità e di proposta proprio all'offerta degli appartamenti per le vacanze, "per dare certezza al turista".

Una necessità "sicuramente importante", ha ribadito Francesco Marangon, perché il turismo ha sempre più bisogno di, appunto, "certificazione, qualità e garanzie". E lavorare oggi sul turismo, quello slow e sostenibile, significa non solo Prodotto Interno Lordo (PIL) ma anche "conservazione del territorio", non solo per il turista ma soprattutto per chi vi risiede e vi abita.

ARC/RM