La Giunta Regionale


01.12.2018 15:43

Enti Locali: Roberti, stop a "sponsorizzazione" fusioni Comuni Fvg

Valvasone Arzene, 1 dic - "La Regione non è più disposta a "sponsorizzare" la fusione dei Comuni come avvenuto in passato, ragion per cui abbiamo azzerato questa voce di bilancio. Ora sosterremo solo i processi che nascono perché sostenuti dal cuore della popolazione".

Lo ha affermato l'assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti partecipando quest'oggi a Valvasone Arzene al convegno dedicato ai risultati e valutazioni relative alla fusione amministrativa delle due comunità. Alla presenza del sindaco Markus Maurmair, del presidente dell'Anci Mario Pezzetta, della direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche dell'università di Udine Elena D'Orlando e del responsabile area innovazione del consorzio dei Comuni trentini Walter Merlen, Roberti ha spiegato in che modo la Regione intende mettere in atto il cambio di passo rispetto a quanto attuato dall'amministrazione precedente.

"La nostra intenzione - ha detto l'assessore alle Autonomie locali - è quella di accontentare la volontà dei territori a patto che la scelta di fondersi sia frutto di una scelta spontanea, popolare e che poggia su solide basi. Queste sono le vere condizioni con le quali siamo disposti ad accompagnare il loro percorso".

Roberti ha evidenziato che la precedente amministrazione regionale aveva spinto sulla promozione della fusione investendo molte risorse su questo settore. "Noi invece abbiamo deciso di azzerare quella voce di bilancio; la realtà ci ha dimostrato che quella strada, sostenuta dai fondi regionali destinati alla nuova realtà comunale, si è rivelata un fallimento. Quando le scelte sono state "pesate" attraverso le urne, in più circostanze la volontà popolare ha contraddetto il disegno voluto dalla precedente giunta. Per cui se è importante che su questo tema si esprimano i Consigli comunali e la politica, è altrettanto vero che il procedimento di fusione non può prescindere dalla volontà popolare".

Secondo l'assessore regionale va quindi evitato l'errore politico che prevede l'imposizione di un modello attraverso un forte sostegno economico a favore di chi sposa la fusione, affinchè la scelta decisa a tavolino trovi attuazione pratica. "Se questa fosse la strada, si penalizzerebbero economicamente le amministrazioni che invece, volontariamente, decidono di seguire un altro percorso. La fusione deve infatti avvenire per creare un ente in grado di gestirsi da solo e in maniera più efficiente e non invece per una spinta finanziaria".

Roberti infine ha ricordato come in passato molti altri tentativi di riforma degli enti locali siano rimasti sulla carta oppure non abbiano avuto un seguito. "Oggi - ha detto l'assessore regionale - la situazione è molto diversa rispetto a quella di 20 anni fa in quanto ora ci sono a disposizione meno risorse e meno personale. Pertanto le misure volte al cambiamento vanno ponderate con grande attenzione altrimenti il rischio è che tra cinque anni avremo tanti commissari perché non si riescono a chiudere i bilanci". ARC/AL/ep