La Giunta Regionale


24.10.2014 15:16

STATO-REGIONE FVG: PERONI, CAMBIO DI PASSO E DI METODO

Udine, 24 ott - "Un contributo non più perpetuo, ma programmato per uno scorcio di tempo medio, nel quale saremo in grado di costruire un percorso politico insieme con il Governo, in una visione organica che ricomprenda l'insieme degli impegni assunti, senza che nessuno di essi possa dirsi dovuto, a prescindere dalle successive manovre finanziarie. Un cambio di passo e di metodo che ci rafforza nell'interlocuzione su questa e sulle prossime leggi di stabilità".

Con queste parole l'assessore regionale alle Finanze del friuli Venezia Giulia Francesco Peroni ha definito il Protocollo sottoscritto a Roma nella giornata di ieri, nel corso dell'incontro con i giornalisti, oggi a Udine. L'assessore ne ha quindi riassunto i contenuti. Restituzione di 350 milioni di euro "rispetto alla corrispondente emorragia che avremmo subito per effetto del patto Tremonti-Tondo. Denari freschi, distribuiti sui prossimi tre anni".

Spazi finanziari aggiuntivi, per 80 milioni di euro all'anno per quattro anni, a partire da questi ultimi mesi del 2014. "Fondi che possiamo impiegare da subito, importanti per il nostro territorio". A queste poste si aggiungono 155 milioni di euro di partite pregresse, "crediti che la Regione riteneva di vantare nei confronti dello Stato". Un capitolo in cui vi sono "crediti riconosciuti a seguito di una causa a suo tempo vinta dinanzi alla Corte Costituzionale e anche da un analogo contenzioso finora solo intentato e rimasto pendente".

Inoltre l'Accordo fa salvi gli arretrati delle compartecipazioni sui redditi da pensione. In virtù di quanto ottenuto, la Regione Friuli Venezia Giulia ha rinunciato ad altri contenziosi pendenti, come del resto hanno fatto tutte le altre Regioni e Province autonome che hanno firmato accordi analoghi.

"Non si dica e non si creda che in relazione a tutto il monte di accantonamenti e riserve per i quali si era andati a contenzioso si sarebbe potuti uscire vittoriosi dinanzi alla Consulta", ha evidenziato Peroni, spiegando che "il legislatore nazionale, fatto tesoro delle prescrizioni della Corte, ha scritto le norme successive più accuratamente, legando le trattenute sulle compartecipazioni esplicitamente alla finalità del risanamento del bilancio pubblico e quindi neutralizzando ogni contestazione fatta nel solco dei precedenti nostri rilievi".

Altro aspetto fondamentale, contenuto nel Protocollo, è il rinvio di un anno, rispetto alle altre Regioni, dell'armonizzazione dei bilanci: un posticipo che Peroni ha definito utile, perché "vogliamo dare gradualità a un processo impegnativo e gravoso che coinvolge, oltre alla Regione, il territorio, con tutti gli Enti locali".

ARC/PPD