La Giunta Regionale


02.10.2015 14:39

FINANZA: BOLZONELLO, FVG PERSEGUE APPROCCIO POSITIVO CON BARRA DRITTA

Pordenone, 2 ott - "Il Friuli Venezia Giulia cerca nella finanza un approccio positivo". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello intervenendo a una delle tavole rotonde del convegno La Finanza nel ciclo di vita dell'Impresa organizzato oggi al Teatro Verdi di Pordenone da ACB Group S.p.A. e Banca Finint S.p.A.

Due i grandi numeri citati da Bolzonello: il 9,5 per cento sul totale dei fondi di cassa deliberati tra il 2009 e il 2013 per le agevolazioni al credito regionale si devono al Friuli Venezia Giulia; il Fondo Rotazione Iniziative Economiche (FRIE) negli ultimi cinque anni ha erogato 2.500 interventi per un totale di 1,3 miliardi di euro.

Il vicepresidente della Regione ha sottolineato la capacità dimostrata nel tempo dal Friuli Venezia Giulia "di tenere la barra dritta e di perseguire il dialogo costante con il mondo dell'impresa, con la capacità di cercare di interpretarne le esigenze". Bolzonello ha anche ripercorso le correzioni di rotta apportate alle politiche sulle partecipate regionali negli ultimi due anni. "Abbiamo voluto rivedere i piani industriali e far capire anche al nostro sistema che probabilmente dobbiamo lavorare un po' meno sui cadaveri e un po' più sui sani, sempre tenendo presente che c'è un aspetto occupazionale che è importante".

Rivolto alla platea degli operatori economico-finanziari il vicepresidente della Regione ha lanciato un appello, rilevando che "il sistema regionale ha a disposizione una serie di strumenti a favore delle imprese che molte volte i professionisti non conoscono, soprattutto per quanto riguarda la finanza legata ai fondi europei".

Altri numeri del sistema regionale sono stati ricordati dal direttore di Finest (finanziaria per l'internazionalizzazione delle imprese del Nord Est) Eros Goi: solo Finest ha messo in atto in 20 anni 500 operazioni di equity e accumulato 33 milioni al netto delle perdite.

Il convegno, aperto dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, alla presenza di Victor Uckmar, professore emerito dell'Università di Genova e presidente di ACB Group, ha toccato i tre filoni della finanza nella gestione ordinaria, nello sviluppo e nella ristrutturazione dell'impresa, con testimonianze in video di imprenditori e manager come Andrea Illy (illycaffè S.p.A.), Furio Bragagnolo (Pasta Zara S.p.A.) e Andrea Oddi (Mangiarotti S.p.A.).

Dai lavori è emerso, come ha rilevato Francesco Perrini, docente alla Bocconi, che "l'uscita dalla crisi è più che una sensazione", ma c'è la necessità di superare il problema di un eccessivo numero di microimprese e di una generale sottocapitalizzazione in Borsa.

Per altri versi, a fronte di una liquidità record del risparmio gestito registrata nei mesi scorsi in Italia, occorre spostare le risorse dai conti correnti agli investimenti e qui è il compito di mediatori e professionisti.

Secondo l'economista Angelo Casò, in chiave di crescita, va sostituita la diagnosi negativa della crisi e della ristrutturazione delle imprese come patologia con la visione di una fisiologia che si lega a dinamiche positive.

Nicola Redi, specialista in capital venture, ha invitato i professionisti della mediazione finanziaria a studiare con attenzione il contesto delle startup, perché l'acquisizione della tecnologia non viene più condotta in house dai grandi gruppi industriali.

ARC/PPH