La Giunta Regionale


22.01.2016 15:50

AGRICOLTURA: BOLZONELLO/SHAURLI, ACCORDI TRA USA E UE STRATEGICI

Rauscedo (PN), 22 gen - "La vocazione alla ricerca e all'innovazione che è insita nel nostro territorio e nella nostra gente, confermata proprio in questi giorni dalla presentazione di 10 nuove varietà della vite resistenti agli attacchi parassitari realizzate in Friuli Venezia Giulia, è uno degli elementi che possono concorrere a far compiere al settore primario un salto di qualità, prima di carattere culturale, poi di tipo sostanziale con l'obiettivo di consentire alla nostra agricoltura di affrontare con successo le sfide del domani: tra esse vi sono le potenzialità che i nuovi accordi tra l'Europa e gli Stati Uniti (USA), che favoriranno le esportazioni di prodotti di pregio, potranno rivelare nei prossimi anni".

Con queste parole l'assessore regionale alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli è intervenuto al convegno organizzato da Confcooperative Fedagri, svoltosi a Rauscedo nella sede dei Vivai Cooperativi, al quale, assieme al vicepresidente della Regione e assessore alla Cooperazione Sergio Bolzonello, ha preso parte l'europarlamentare, membro della Commissione Agricoltura Paolo De Castro.

Come ha sostenuto Bolzonello nell'introduzione, il settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, che vanta realtà di eccellenza anche nel settore della cooperazione, deve trovare nuovi sbocchi di mercato, rafforzando la propria capacità di individuare produzioni di eccellenza che sono attese sui mercati esteri, specialmente in quelli di oltreoceano. Il dibattito era infatti imperniato sugli scenari che i negoziati transatlantici in atto, ai quali De Castro partecipa, stanno aprendo.

Si tratta dei Trattati sul commercio internazionale (TTIP) che hanno l'obiettivo di integrare i mercati comunitario e statunitense, riducendo i dazi doganali e rimuovendo in molti settori le differenze nei regolamenti tecnici, nelle norme e nelle procedure, accelerando e favorendo la circolazione delle merci e l'accesso ai mercati.

I TTIP tra Unione Europea e USA, una volta giunti alla fase attuativa, creeranno la più grande area di libero scambio del mondo, che rappresenterà circa la metà del PIL globale, e un terzo del commercio mondiale. Come ha spiegato De Castro, è dunque verso gli Stati Uniti che le produzioni di qualità dell'agroalimentare italiano debbono puntare per trovare nuovi spazi di mercato. In Italia i consumi si stanno via via riducendo, anche per il progressivo invecchiamento della popolazione. Per questo occorre guardare all'esterno e scommettere sulle esportazioni.

A tal proposito, De Castro ha citato ad esempio il fatto che dei prodotti Italian Style commercializzati nel mondo e che hanno un grande successo, soltanto uno su 10 è realizzato in Italia. Il Friuli Venezia Giulia indirizza già verso gli Stati Uniti una cospicua fetta delle esportazioni.

Come ha ricordato il vicepresidente Bolzonello, secondo il Centro studi delle Camere di Commercio lo scambio Friuli Venezia Giulia - Stati Uniti nel 2014 ha infatti raggiunto un valore di 1.120.000.000,00 di euro: lo 0,59 per cento in più rispetto all'anno precedente. Ma occorre anche considerare che le esportazioni e gli scambi commerciali tra l'Italia e gli Stati Uniti e tra il Friuli Venezia Giulia e gli Stati Uniti, non sono costituiti esclusivamente dalle produzioni agroalimentari, ma anche da diversi segmenti del mondo delle produzioni.

In particolare, per fruire al meglio delle possibilità degli accordi in atto e per tutelare le specificità e le peculiarità del nostro sistema agroalimentare, nella trattativa dovranno essere difesi i marchi e assicurate le procedure di identificazione dei prodotti.

Nel frattempo, ha detto Shaurli, la trattativa con gli Stati Uniti dovrà garantire l'abbattimento delle accise che, per esempio, per l'esportazione del formaggio italiano pesano per ben il 139 per cento. Nonostante tasse di importazione elevate volte a tutelare le produzioni statunitensi, le esportazioni dal Friuli Venezia Giulia verso gli Stati Uniti sono aumentate, dal 2000 a oggi, ogni anno del 7 per cento.

Ecco dunque spiegato perché, ha aggiunto Shaurli, il sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia dovrà saper cavalcare le opportunità che si aprono con i TTIP, valorizzando la propria capacità di individuare e realizzare prodotti in grado di competere per pregio e genuinità.

"Per fare questo - ha concluso Shaurli - serve nella nostra realtà un deciso cambio di passo di carattere culturale, finalizzato a trasformare gli operatori del settore primario in imprenditori, in un comparto che comunque meglio di altri sta dimostrando di saper reagire alla crisi".

ARC/CM